Usa 2020. Dimostrano dei brogli con i grafici dei conteggi? No! Il cherry picking dei pro Trump
La complottista DeAnna Lorraine, già sospesa da Twitter durante la giornata del voto del 4 novembre, pubblica nella sua pagina Facebook due grafici relativi ai conteggi dei voti nel Wisconsin e Michigan dove improvvisamente si nota un aumento dei voti a favore di Biden superando il rivale Trump.
Considerate che sui social compare un logo con la scritta «Fraud» (frode, per intenderci facilmente) che riprende la forma di questi grafici per accusare i democratici di aver messo in atto dei brogli elettorali.
Rendiamoci conto che ci troviamo inizialmente in un caso di cherry picking dove i sostenitori di Donald Trump evidenziano gli elementi che sembrano andare a loro favore ignorando quelli che potrebbero dare fastidio alla narrativa che vogliono imporre. A rispondere in primo luogo ai complottisti è stata Laura Bronner di Fivethirtyeight attraverso un tweet mostrando altri grafici prelevati dalla stessa fonte:
Quale è la fonte di questi grafici e di quelli usati, ad esempio, dalla complottista DeAnna Lorraine? La stessa Fivethirtyeight di Laura Bronner. Nei grafici mostrati nel tweet notiamo come in altri stati come l’Iowa, Kansas, Montana e Ohio il repubblicano Donald Trump abbia improvvisamente superato Joe Biden. Ora spieghiamo il primo grafico relativo al Wisconsin che viene usato per sostenere la narrativa dei brogli:
Il balzo in avanti di Biden è evidente, un po’ meno quello di Trump che cresce insieme all’avversario nello stesso momento. Questo elemento non viene notato dai complottisti che non forniscono una spiegazione, che c’è!
Come riportato dal Milwaukee Journal Sentinel, durante la mattinata erano giunti nel seggio del Wisconsin circa 170 mila voti da dover aggiungere al conteggio:
Biden overtook Trump in the early morning hours when Milwaukee reported its roughly 170,000 absentee votes, which were overwhelmingly Democratic.
Insomma, si tratta semplicemente dell’arrivo dei voti postali attesi ai seggi ed è normale che tale situazione si venga a creare, ma non sono di fatto una prova per sostenere un presunto broglio elettorale.
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