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Coronavirus, l’appello dei medici di fronte ai numeri delle terapie intensive: «Lockdown totale, in tutto il Paese»

08 Novembre 2020 - 20:01 Redazione
«Con la media attuale, in un mese arriveremmo a ulteriori 10mila decessi», avverte la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici

«Lockdown totale, in tutto il Paese». È questa la richiesta che arriva oggi, alla luce dei numeri del contagio di Coronavirus che restano alti, e di una curva che non accenna a rallentare, mentre diventano sempre più importanti e pesanti i dati delle terapie intensive e dei ricoveri in ospedale in tutta Italia, dal presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli. L’appello arriva attraverso la pagina Facebook della stessa Federazione.

Anelli, in un’intervista in serata, sottolinea la «carenza di medici specialisti, mentre 23.000 medici laureati sono in attesa di potersi specializzare. E le graduatorie sono bloccate per via dei numerosi ricorsi». L’ammissione di tutte queste persone sarebbe invece «una boccata d’ossigeno per il sistema».

Facebook | Filippo Anelli

«Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo e se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale. O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci perché i segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite», aggiunge all’Ansa il presidente della Federazione degli Ordini dei medici. «Con la media attuale, in un mese arriveremmo a ulteriori 10 mila decessi».

Già a fine ottobre, di fronte al penultimo Dpcm, Anelli aveva avvertito che le restrizioni potevano non essere sufficienti «e potremmo dunque trovarci davanti alla necessità di un lockdown generale. Ciò se la curva dei contagi non si abbassa in modo tale da consentire al Servizio sanitario nazionale di poter affrontare questa seconda ondata epidemica di Covid-19 con un certo margine di tranquillità».

In copertina ANSA

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