In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ESTERIDonald TrumpUSAUSA 2020Video

Usa 2020, la conferenza stampa dei legali di Trump doveva essere al Four Seasons. Ma è stata in un parcheggio – il video

08 Novembre 2020 - 17:36 Riccardo Liberatore
Lo staff del presidente insiste che non ci sia stato alcun malinteso. Ma la scelta di fare un annuncio così importante dal parcheggio di un negozio di giardinaggio sembra troppo incredibile per essere vera

Succede anche questo nelle elezioni in cui Donald Trump si ostina a non ammettere la sconfitta. Prima è arrivato l’annuncio su Twitter, ieri mattina: «Grande conferenza stampa oggi in Philadelphia al Four Seasons Total Landscaping», dichiara il presidente, aprendo a una possibile svolta nella sua strategia post-elettorale. Il nome Four Seasons evoca la nota catena di Hotel e pochi badano alle ultime due parole – «paesaggistica totale» – che effettivamente suonano fuori luogo. Ma dopotutto, non si tratta della cosa più strana che il presidente abbia mai detto e, date le ore drammatiche che vive il Paese, passa inosservata.

Sono trascorsi pochi minuti dall’assegnazione della Pennsylvania a Joe Biden – e quindi dalla sua vittoria – quando l’avvocato di Trump, l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani si presenta su quello che – ripreso dalle telecamere sul luogo – sembra un palco, per annunciare, più o meno solennemente, che il presidente non intende ammettere la sconfitta e che invece si prepara a intentare diverse azioni legali per denunciare «la privazione uniforme del diritto di ispezione». Una dichiarazione dall’importanza immensa che – presumibilmente – sarebbe dovuta arrivare in un luogo consono.

EPA/JUSTIN LANE | Il parcheggio in cui è avvenuta la conferenza stampa di Giuliani il 7 novembre a Philadelphia

E forse, dopotutto, è andata proprio così. Anche se in quel momento non era chiaro, il Four Seasons non è altro che il parcheggio di un negozio di giardinaggio nella periferia di Philadelphia, non lontano da un negozio di pompe funebri e da una videoteca di film porno. Difficile pensare che non si tratti di un errore, ma lo staff di Trump – inevitabilmente – insiste che non è andata affatto così e che, anzi, è stata una scelta strategica, per evitare contestazioni. Perché allora non far inquadrare il garage in tutto il suo splendore?

Continua a leggere su Open

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti