Coronavirus, l’allarme degli anestesisti: «Atteso un raddoppio dei ricoveri in sette giorni»
«Ci attendiamo un raddoppio dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva nella prossima settimana se il trend non muterà, ed in attesa degli eventuali benefici derivanti dalle misure dell’ultimo Dpcm che potranno però evidenziarsi non prima di altri 10 giorni». Così il presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi) Alessandro Vergallo sulla recente tendenza dei ricoveri di pazienti Covid. Le terapie intensive «sono già sotto pressione. A fronte di ciò e dell’assenza di una medicina territoriale, la proposta di lockdown nazionale – rileva – è a questo punto ragionevole».
Ieri il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, ha chiesto un «lockdown totale, in tutto il Paese» alla luce dei dati sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive. «Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo e se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale. O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci perché i segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite».
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