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Usa 2020, Ocasio-Cortez: «Cari Biden-Harris, ora non ci tradite. Io alla Casa Bianca? Forse smetto»

10 Novembre 2020 - 10:46 Redazione
Le divisioni interne al partito dei democratici hanno messo in dubbio il prosieguo della sua carriera politica: «La corsa al Senato? Potrei anche ritirarmi»

«Non so se vorrò continuare a essere impegnata in politica». Potrebbero sembrare parole assurde quelle pronunciate da Alexandria Ocasio-Cortez all’indomani dell’importante vittoria dei democratici su Donald Trump. Eppure non lo sono affatto: pur avendo supportato Joe Biden e Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca contro i repubblicani, i contrasti interni con l’ala più istituzionale e moderata dei dem non sono magicamente scomparsi. «La storia del partito tende a essere sempre la stessa: ci entusiasmiamo per la base che ci permette di essere eletti, ma subito dopo quelle comunità vengono abbandonate», ha detto in un’intervista di Astead W. Herndon a La Repubblica. «Ho bisogno che i miei colleghi capiscano che noi [i radicali, ndr] non siamo il nemico. Che la loro base non è il nemico. Se continueranno ad andare dietro alla cosa sbagliata finiranno con il decretare la loro stessa obsolescenza».

Tra le cose che più hanno colpito in negativo Ocasio-Cortez in queste elezioni c’è la percentuale di bianchi che ha votato per Trump. «Se continuiamo a perdere percentuali dell’elettorato bianco, permettendo nel frattempo a Facebook di radicalizzare sempre più elementi di questo elettorato, le persone e i giovani di colore non saranno sufficienti dal punto di vista numerico a contrastare tutto ciò». La deputata statunitense ha fatto sapere che, se le cose resteranno così, non è sicuro che si canditi per una carica più alta in Senato. Potrebbe anche ritirarsi definitivamente dalla politica, oramai fonte di «stress» e magnete di «aggressività». «Gli ultimi due anni sono stati alquanto infelici. A livello esterno abbiamo vinto, ma a livello interno il clima è stato estremamente ostile nei riguardi di qualsiasi cosa fosse vagamente progressista».

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