Coronavirus, riparte oggi il vaccino cinese in Brasile: lo stop dopo la morte per suicidio di un volontario. A New York scatta il coprifuoco dalle 22 per bar e palestre
Brasile
L’agenzia del farmaco brasiliano, la Anvisa, ha dato il via libera alla ripresa della sperimentazione del Coronavac, il vaccino sviluppato dalla cinese Sinovac contro il Coronavirus, dopo lo stop per la morte di un volontario. In un primo momento il caso era stato comunicato dalle autorità brasiliane solo come grave, ma le indagini nelle ore successive alla morte hanno chiarito che il volontario si è suicidato, confermando quanto già dichiarato dai responsabili della sperimentazione che avevano escluso ogni legame tra la morte dell’uomo di San Paolo e il vaccino. La fase 3 del farmaco cinese in Brasile dovrebbe quindi riprendere già da oggi 12 novembre, secondo quanto riporta il Guardian che cita l’istituto medico brasiliano Butantan.
Dietro lo stop di pochi giorni alla sperimentazione del vaccino imposto dal governo brasiliano di Jair Bolsonaro è riesploso lo scontro politico che ha da sempre accompagnato questo farmaco in Brasile. Il presidente brasiliano si è sempre dimostrato riluttante ad accettare il farmaco cinese, contrastato da uno dei suoi principali oppositori, il governatore di San Paolo, Joao Doria, che poco prima della sospensione della sperimentazione aveva annunciato la distribuzione delle prime dosi in tempi brevi. Bolsonaro ha comunque detto che il governo brasiliano accetterà tutti i vaccini che saranno approvati dall’agenzia del farmaco nazionale.
Usa
Con i casi di Coronavirus in aumento in modo diffuso in tutti gli Stati Uniti, anche New York corre ai ripari imponendo la chiusura anticipata alle 22 per bar, ristoranti e palestre. Come riporta il New York Times, il governatore Andrew Cuomo ha chiarito che bar e ristoranti potranno continuare a fornire cibo solo da asporto, ma non alcolici. Scatta anche il limite per le riunioni private al chiuso, che non potranno avere più di 10 partecipanti. Il sindaco di New York Bill de Blasio ha avvertito: «Questa è la nostra ultima occasione per fermare una seconda ondata. Possiamo farlo, ma dobbiamo agire ora». Negli ultimi sette giorni, il tasso medio di contagi è salito al 2,52%, una cifra toccata solo all’inizio dello scorso giugno, quando in città avevano riaperto le attività non essenziali dopo la devastante ondata in primavera.
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