Rapporto Gimbe, in una settimana +70% di morti per Covid. Le terapie intensive oltre la soglia di saturazione in 11 Regioni – I dati
Il nuovo monitoraggio diffuso dalla Fondazione Gimbe sui dati Covid in Italia riguarda la settimana dal 4 al 10 di novembre e registra ancora una volta un incremento del trend rispetto all’ultima settimana monitorata. L’aumento per i nuovi contagi è di oltre 235 mila casi. Una crescita che tuttavia, come spiegato dal report di Gimbe, rappresenta un «lieve rallentamento dell’incremento percentuale dei casi». Tra le probabili cause elencate, «sia l’effetto delle misure di contenimento introdotte a fine ottobre», sia la saturazione della capacità di testing, «visto che i casi attualmente positivi continuano ad aumentare ovunque».
Le percentuali in crescita purtroppo non mancano per i restanti indicatori. Gimbe registra un aumento di 171.968 attualmente positivi, il 41,1% in più rispetto alla scorsa settimana. Alla base della crescita viene riconosciuto sia «il lieve aumento dei casi testati», 872.026 contro gli 817.717 dell’ultimo report, sia in modo più dominante un incremento del rapporto tamponi positivi/effettuati: dal 23.9% dello scorso report all’attuale 27% di incidenza.
Terapie intensive sopra la soglia in 11 Regioni
Secondo quanto registrato da Gimbe sono 2.971 i nuovi ricoveri in terapia intensiva nell’arco di una settimana, «con una soglia di saturazione degli ospedali superata in 11 Regioni», e cioè con il raggiungimento del 30% dei posti letto disponibili. Numeri poco rassicuranti anche quelli sui ricoveri ordinari che hanno raggiunto il 40% dei posti letto, anche in questo caso, in 11 Regioni. L’aumento per le ospedalizzazioni è 35,6%, pari a 7.519 nuove persone ricoverate dal 4 al 10 di novembre.
Per i decessi l’aumento più alto
Tra le percentuali di incremento osservate dal report della Fondazione, quella riguardante i decessi registra un +70,4%, la più alta di tutti gli indicatori. Sono 2.918 le nuove vittime della Covid-19 in una settimana. Il numero riportato nello scorso monitoraggio era stato di 1.712 morti.
Picco di contagi tra gli operatori sanitari
Una delle categorie più in crisi nel progressivo aumento dell’epidemia è quella degli operatori sanitari. Gimbe registra per gli ultimi 30 giorni oltre 19 mila contagiati. Una crescita che preoccupa rispetto ai numeri del mese scorso, che come il presidente di Gimbe ricorda, erano «a quota 1.650». L’impatto sul personale sanitario è uno degli aspetti più preoccupanti, una categoria «già in grande difficoltà per la carenza di organico e provata dalla prima ondata», come ha commentato il presidente Cartabellotta.
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