Usa 2020, le autorità elettorali statali e locali: «Brogli? È il voto più sicuro della storia». Trump pronto a correre per il 2024
Dopo che nella notte la Cnn ha decretato la vittoria di Joe Biden in Arizona, il democratico ha allungato il suo margine su Donald Trump. Lo Stato è rimasto in bilico per diversi giorni, e il network americano è stato così tra gli ultimi ad assegnare i suoi 11 elettori all’ex senatore. Lo Stato torna così a dipingersi di blu dopo l’ultima vittoria di un democratico, quella di Bill Clinton nel 1996. Biden ha così 290 elettori, ben oltre il minimo dei 270 necessari per vincere. Trump è fermo a 217. Nelle ultime ore anche la Cina, dopo giorni di silenzio, si è congratulata con il presidente eletto. Il portavoce del ministero degli Esteri Wan Wenbin ha dichiarato che Pechino «rispetta la scelta del popolo americano. Esprimiamo le nostre congratulazioni a Biden e alla vice Kamala Harris».
E intanto, mentre il presidente uscente continua – senza aver offerto prove – ad accusare lo sfidante di brogli, diverse autorità elettorali americane statali e locali hanno dichiarato in un comunicato congiunto di non aver trovato «alcuna prova» di schede perse o modificate o di sistemi di voto violati. «L’elezione del 3 novembre è stata la più sicura della storia degli Stati Uniti». Tra le autorità incaricate a garantire la sicurezza del voto c’era anche l’agenzia della cyber security delle infrastrutture. A guidarla c’è Christopher Krebs che, secondo quanto riferito dal Guardian, ha detto ai suoi collaboratori di aspettarsi di essere presto licenziato dalla Casa Bianca.
Mentre si rafforza dunque la vittoria di Biden, Donald Trump è pronto a portare avanti ricorsi legali sul voto. Una mossa studiata, secondo il New York Times, per permettere al presidente uscente di «sopravvivere da un notiziario a un altro, osservando quanto lontano può spingere la sua offensiva contro la sconfitta e assicurarsi il supporto permanente della sua base repubblicana». Il prossimo passo di Trump sarebbe quello di annunciare che intende correre per la presidenza nuovamente nel 2024 congelando «così un campo già affollato di possibili candidati repubblicani». Stando a quanti si apprende, appena la vittoria di Biden sarà definitivamente certificata, Trump annuncerà subito dopo la sua campagna.
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