Coronavirus, a Napoli folla in centro per l’ultimo caffè alla vigilia della zona rossa in Campania
Ultimo giorno in fascia gialla per diverse regioni, da Nord a Sud. Da domani, 15 novembre, diventano sette le aree “rosse” e nove quelle “arancioni”. Tra queste ultime il Friuli-Venezia Giulia e la Campania, dove in attesa della chiusura al pubblico di bar e ristoranti – per contenere la pandemia del Coronavirus – oggi i cittadini hanno preso d’assalto i bar e le vie del centro. A Trieste stamattina i dehors dei locali del centro registravano il tutto esaurito. «Oggi, ultimo giorno, c’è l’assalto ai tavolini», dice il gestore di un caffè storico di piazza Unità.
Da domani si cambia e da lunedì «parte dei dipendenti saranno di nuovo in cassa integrazione. Continueremo con l’asporto, ma senza profitti e al di sotto della copertura delle spese». «Si tratta di un altro duro colpo dopo il lockdown – aggiunge il responsabile di un altro bar del centro – speriamo bastino due settimane di chiusura e che questo periodo passi in fretta». «Finché si chiudeva alle 18, si rientrava con le spese, ora non ci sarà nessun guadagno», affermano da dietro al bancone di un ristorante. «Da domani due dipendenti si occuperanno dell’asporto, gli altri saranno in cassa integrazione».
La nuova ordinanza regionale
Questa mattina le vie del centro erano affollate, con diverse persone dentro i negozi, o fuori in fila ad aspettare il proprio turno. Oggi è entrata in vigore anche l’ordinanza regionale che, tra le altre cose, nei locali vieta le consumazioni al banco dopo le 15, introduce una corsia preferenziale per gli anziani nei negozi di alimentari nelle prime ore della giornata e invita a svolgere attività motoria lontano dal centro o nei luoghi affollati.
La vigilia della zona rossa a Napoli
Situazione simile a Napoli, dove non ci sono i consueti fiumi di persone dei fine settimana che si avvicinano all’Immacolata e al Natale, ma Spaccanapoli, Piazza del Gesù e Piazza San Domenico Maggiore fino a San Gregorio Armeno, la “via dei pastori”, si presentano gremite. La Campania domani passerà in zona rossa. Nei vicoli e nelle piazze del centro antico di Napoli i tavolini dei bar e degli altri locali sono in gran parte occupati. Tanta gente anche nel quartiere Vomero. In molti alle prese con acquisti e con ‘l’ultimo caffè in compagnia.
Sotto controllo invece la situazione sul lungomare rispetto alla settimana scorsa e tante unità delle forze dell’ordine che invitano a tenere le distanze e a indossare la mascherina. Intanto l’Unità di crisi della Campania ha fatto sapere che le attività in presenza dei servizi dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria riprenderanno dal 24 novembre, «previa effettuazione di uno screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni». Per gli altri ordini e gradi scolastici, invece, è stata confermata la didattica a distanza.
La situazione a Bologna
A Bologna, con l’Emilia-Romagna che domani diventa zona arancione, qualche fila fuori da negozi, piccoli supermercati e uffici postali e ultime passeggiate in un centro storico piuttosto affollato, tutti con mascherina. Bar e negozi si preparano a chiudere e da oggi, in virtù dell’ordinanza comunale, sono vietati eventi nelle piazze e nelle vie del centro per evitare assembramenti, anche se nel pomeriggio è annunciata una manifestazione dei collettivi. In vigore dal pomeriggio le disposizioni previste dalla Regione che vietano la consumazione di bevande e alimenti nelle aree pubbliche: dalle 15 alle 18 lo si potrà fare seduti al tavolo. Sospesi anche i mercati all’aperto e stop nei prefestivi alle medie e grandi aree di vendita oltre che ai centri commerciali.
Foto in copertina: ANSA/CIRO FUSCO
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