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Da zone rosse a macchie arancioni, le riaperture verso Natale: le ipotesi nel nuovo Dpcm di dicembre su ristoranti, viaggi tra regioni e shopping

17 Novembre 2020 - 08:47 Giovanni Ruggiero
Sulla base dei dati incoraggianti che le regioni in lockdown stanno trasmettendo all’Iss, potrebbero arrivare le prime riaperture in vista delle festività natalizie, almeno su base provinciale

Nel giro di pochi giorni la mappa dell’Italia divisa nelle tre zone di rischio dall’ultimo Dpcm potrebbe riempirsi di macchie arancioni, con meno rosso quindi, a partire dal prossimo venerdì 20 novembre. Le ipotesi su possibili allentamenti, sulla base dei nuovi dati ottimisti che gli esperti dell’Iss stanno raccogliendo dalle regioni, puntano a un Natale con qualche libertà in più, almeno per quelle zone che dopo almeno due settimane di lockdown possono sperare di alleggerire le misure, a cominciare dalle province che stanno dimostrando di avere raggiunto livelli di rischio della pandemia di Coronavirus meno gravi.

Nel vertice straordinario previsto oggi tra i governatori e il governo, i presidenti delle Regioni puntano a ottenere qualche prima certezza su come si svilupperà il periodo pre-natalizio e quindi quello delle festività di dicembre. Al di là delle aspettative sui cenoni in famiglia, cresce sui governatori la pressione delle attività produttive, con l’obiettivo di tornare a lavorare in un periodo solitamente florido per commercio e turismo. Ma la strada verso il Natale è tutta in salita, e di certo non potrà essere un percorso indolore per tutti.

La mappa delle regioni rosse, arancioni e gialle

OPEN / Giovanni Ruggiero | La mappa delle tre fasce di rischio al 17 novembre 2020. L’Abruzzo ha deciso di imporre in autonomia le restrizioni della zona rossa, mantenendo però aperte le scuole

Le prime zone che riaprono

Nelle prossime possibili riaperture sperano quelle regioni che per prime hanno subito il lockodown, quindi Valle d’Aosta, Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Calabria. L’esame per loro sarà venerdì 20 novembre, con l’obiettivo di lasciare il lockdown più duro per passare almeno a zona arancione per il 27 novembre. Secondo la Repubblica, però, le riaperture potrebbero riguardare da subito solo alcune province, per esempio in Lombardia dove ci sono situazioni di rischio meno allarmanti a Bergamo e Brescia, mentre Milano potrebbe attendere ancora una settimana. L’11 dicembre potrebbe essere poi la volta di Toscana e Campania, che potrebbero passare all’arancione, se le due settimane di chiusure porteranno gli effetti sperati su indice Rt e pressione sulle strutture ospedaliere.

Verso un nuovo Dpcm

Per quanto provino a smorzare il dibattito sugli allentamenti di Natale tanto il ministro della Salute Roberto Speranza, quando il capo del Cts Agostino Miozzo, l’idea di un nuovo Dpcm per il 4 dicembre con qualche libertà in più prende corpo, secondo Il Messaggero. Queste le ipotesi sulle novità previste nel nuovo provvedimento del presidente del Consiglio:

  • coprifuoco allungato a oltre le 22 per le zone arancioni e gialle;
  • negozi aperti fino a tarda sera, con orari differenziati per età;
  • spostamenti tra regioni consentiti anche per chi vive nelle zone arancioni, per favorire il rientro in famiglia per le festività;
  • strade e piazze della movida e dello shopping aperti con limitazioni agli accessi;
  • aumento della capienza massima per i ristoranti in zona gialla, con maggiori concessioni in presenza di congiunti;
  • nuove raccomandazioni sulle norme da seguire in casa, con il prevedibile aumento di occasioni per cene e ritrovi con più nuclei famigliari.

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