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Crisanti si fida poco dei primi vaccini: «Quelli in arrivo a gennaio non li farei: ho diritto di sapere prima se sono sicuri»

20 Novembre 2020 - 09:45 Redazione
Anche il virologo di Padova ha invitato alla cautela sui nuovi vaccini: «Non c’è stata la normale sequenza Fase 1, Fase 2 e Fase 3»

«Io sono favorevolissimo ai vaccini ma questi di cui si parla sono stati sviluppati saltando la normale sequenza Fase 1, Fase 2 e Fase 3». Non serve appartenere alle fila degli antivaccinisti per avanzare dubbi sui nuovi vaccini contro il Coronavirus. Anche Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina molecolare di Padova, ci va con i piedi di piombo. Le tre fasi dei prodotti di Moderna e Pfizer, ha spiegato, sono state fatte in parallelo e non in successione. Così, ha detto, «uno si porta dietro tutti i problemi delle varie fasi».

«Non voglio scorciatoie. Normalmente ci vogliono dai 5 agli 8 anni per produrre un vaccino. Per questo, senza dati a disposizione, io non farei il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio», ha aggiunto ieri, 19 novembre, durante il festival della divulgazione scientifica di Focus, al Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. «Voglio essere sicuro che questo vaccino sia stato opportunamente testato e che soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia. Ne ho diritto come cittadino».

Come aveva dimostrato un recente sondaggio Ipsos, Crisanti è in buona compagnia tra gli “scettici”, visto che solo il 24% degli italiani si è detto disposto a vaccinarsi entro i primi tre mesi dalla diffusione. «La normale sequenza Fase 1, Fase 2 e Fase 3 non c’è stata perché non avuto fondi statali e i rischi erano a carico solamente di chi aveva dato i quattrini», ha aggiunto il virologo. «Certo che si arriva prima, ma poi c’è tutto un processo di revisione che non è facile da fare. In questo momento non abbiamo una vera arma a disposizione». In ogni caso – è bene ricordarlo – il vaccino non verrà diffuso senza l’autorizzazione preventiva dell’Ema (European Medicines Agency, l’autorità di regolamentazione europea), che farà i dovuti controlli.

Video: Twitter / @PraesesMundi

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