Coronavirus, via libera negli Usa al trattamento con anticorpi della Regeneron usato da Trump. Nel Regno Unito dopo il lockdown altre chiusure a tre livelli su base regionale
Usa
La Food and drug administration, l’agenzia del farmaco americana, ha autorizzato in emergenza il trattamento sperimentale con anticorpi sviluppato dalla società Regeneron, lo stesso che era stato somministrato al presidente Donald Trump durante il suo ricovero dopo il contagio da Coronavirus. Si tratta di una terapia simile a quella della Ely Lilly, già autorizzata dalla Fda lo scorso 9 novembre, allo stesso modo diretta in prevalenza per i pazienti contagiati nelle prime fasi che rischiano di sviluppare forme grave della malattia.
Come hanno dimostrato gli studi sul cocktail di farmaci della Regeneron, la terapia ha maggiore efficacia nei primi momenti della malattia, come chiarisce il New York Times, in quella fase precedente al ricovero. Il trattamento infatti non è autorizzato per l’uso di pazienti in ospedale o che sono già in insufficienza respiratoria. I dubbi che emergono ora negli Stati Uniti è su chi potrà beneficiare del trattamento.
La Regeneron ha ricevuto 500 milioni di dollari dal governo per sviluppare la terapia, ha garantito che le prime 300 mila dosi saranno distribuite gratuitamente, anche se entro la fine di novembre saranno disponibili solo trattamenti per 80 mila persone e solo per gennaio riuscirà a garantire la restante parte di dosi gratuite. La terapia poi sarà accessibile solo a pagamento, con costi che partiranno da 60 dollari a persona per chi gode della copertura del piano sanitario Medicare. Appena guarito, Trump aveva promesso che il trattamento sarebbe stato gratuito per tutti.
Regno Unito
Il Regno Unito si prepara a un altro periodo di restrizioni dopo la fine del lockdown previsto per il 2 dicembre. Secondo la stampa britannica, il premier Boris Johnson dovrebbe presentare lunedì 23 novembre il Piano invernale Covid, che prevede una serie di chiusure graduali su tre livelli in base al livello di rischio nelle diverse regioni. Una strada obbligata secondo fonti di Dowing street, tenendo conto che le attuali limitazioni hanno «contribuito a riportare il virus sotto controllo» e hanno «alleggerito la pressione sul sistema sanitario nazionale». L’invito al Parlamento da parte di Johnson sarà quindi di avallare il suo piano su base regionale, per evitare ostacoli al piano per la distribuzione dei vaccini che sarà portato avanti assieme a test di massa che permettano il monitoraggio costante della diffusione del virus.
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