Ippolito (Spallanzani) frena sul ritorno degli spostamenti tra regioni: «Non basta che sia Natale per usare regole diverse»
«Salvare il Natale»: questo era – in origine – l’obiettivo del governo quando con il Dpcm del 3 novembre decise di suddividere l’Italia in 3 fasce per far fronte alla seconda ondata di Coronavirus. E a distanza di tre settimane i risultati sembrano aver raggiunto una fase di stallo, quantomeno sul fronte del numero di nuovi ricoveri, in particolare modo sulle terapie intensive. Ma questa frenata non sarà certo sufficiente a «salvare il Natale», quantomeno come diverse famiglie sono abituate a vivere il periodo.
E se voci dell’esecutivo hanno già ipotizzato che verrà messo sul tavolo del Consiglio dei Ministri uno specifico Dpcm per Natale, c’è chi come il professor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma e membro del Cts, pone un freno all’ottimismo crescente dopo gli ultimi dati. Il dottor Ippolito, in un’intervista al Corriere della Sera, sottolinea come non si «debba arrivare a un tana liberi tutti», anche perché «non è perché è Natale che si debbano usare misure diverse». Certo, «il governo deciderà le misure tenendo conto dei dati del monitoraggio». Ma il professor Ippolito ha le idee chiare e nette sull’ipotesi di riattivare gli spostamenti tra regioni per raggiungere famigliari e amici: «Non sono una buona scelta».
Questo perché rischierebbe di far «perdere i risultati ottenuti» e, qualora dovesse aumentare il numero di persone in un unico ambiente a contatto ristretto (in particolare modo se non conviventi) ciò aumenterebbe «il rischio di venire a contatto con il virus», limitando dunque le celebrazioni unicamente ai familiari più stretti. Senza voler negare in toto le celebrazioni natalizie, il professor Ippolito consiglia infine di «evitare effusioni» e di «applicare le misure di distanziamento tra i commensali anche a tavola», senza dimenticare il fondamentale uso della mascherina, per proteggere se stessi e gli altri.
In copertina: Il direttore scientifico dello Spallanzani prof. Giuseppe Ippolito, Roma 2 Febbraio 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Da sapere:
- Ippolito (Spallanzani): «Non c’è tempo per aspettare il vaccino ideale: vanno accettati tutti. Anche Astrazeneca»
- Cosa prevede il nuovo Dpcm di Natale
- Il testo definitivo del Dpcm 3 dicembre 2020
- Nuovo Dpcm di Natale, le regole per gli spostamenti tra Comuni e Regioni
- «Cosa posso fare a Natale e Capodanno?» Ecco una guida ai nuovi divieti in 10 domande e risposte
- Basta il tampone o serve la quarantena? Ecco gli obblighi per chi torna in Italia dall’estero per Natale e Capodanno
- Verso un corridoio di regioni gialle da Nord a Sud: il 19 e 20 dicembre giorni neri per i viaggi. Le previsioni sui cambi di colore
Leggi anche:
- Nuovo Dpcm per Natale, il governo cauto anche sulle zone gialle: niente vacanze, viaggi solo per tornare a casa. Le ultime ipotesi sulle regole
- Nel nuovo Dpcm di Natale il governo cambia le regole: stop ai viaggi tra regioni fino al 20 dicembre, oggi vertice sul numero di parenti a tavola
- Ippolito (Spallanzani): «Chi ha già avuto il Covid non deve vaccinarsi: per loro possibile un vaccino diverso»
- Lo sfogo di Ippolito (Cts): «Da novembre muoiono 600 persone al giorno, ma sembra che non interessi a nessuno»
- Galli: «Farò da volontario per il vaccino anti-Covid». E sulle riaperture avverte: «Non è il tempo del liberi tutti»
- Il piano del governo per un Natale “in giallo”. Tra sette giorni misure più morbide in Lombardia e Piemonte
- Coronavirus, Galli avvisa: «Il Natale? Dovremmo preoccuparci della Pasqua. Se sbagliamo, la terza ondata è scontata»
- Riunire la famiglia per Natale? Per il capo del Cts si può: «Ma se ci sono anziani, prima facciamo un test rapido»
- Coronavirus, Conte apre: «Possibile differenziare le misure anche a livello provinciale». Ma frena sulle modifiche ai criteri di valutazione