Nuovo Dpcm per Natale, il governo cauto anche sulle zone gialle: niente vacanze, viaggi solo per tornare a casa. Le ultime ipotesi sulle regole
L’ottimismo dell’ultimo fine settimana su possibili allentamenti per Natale in vista dei prossimi provvedimenti del governo in arrivo a partire dal 4 dicembre è rientrato con gli avvertimenti del premier Giuseppe Conte e del ministro della Salute Roberto Speranza. Se a dicembre e durante il periodo natalizio ci sarà qualche libertà in più con un Dpcm di Natale, se non due, sarà solo davanti a un concreto abbassamento dei contagi e dell’Indice Rt stabile a 1, con la fiducia alta sul fatto che le misure dell’ultimo Dpcm per l’emergenza Coronavirus stiano portando gli effetti sperati. Condizioni che permetterebbero al governo di portare buona parte, se non tutte le regioni, in zona gialla. E anche in quel caso, le concessioni previste saranno poche e ben misurate, per esempio sulle attività commerciali, ma non per le vacanze e per le cene, che siano in famiglia o al ristorante.
La strategia che man mano si consolida da parte del governo è di proseguire per fasi, riporta il Corriere della Sera, a cominciare dai negozi che potrebbero riaprire con orari più lunghi a partire dalla metà di dicembre. L’obiettivo è di favorire i consumi, non solo con l’introduzione di un cashback del 10% sugli acquisti sì elettronici ma fatti fisicamente nelle attività commerciali, sia con la possibilità di restare aperti più a lungo nel corso della giornata.
Resta però la minaccia che di per sé costituiscono le abitudini tipiche del periodo natalizio, come cene in famiglia e tra amici, tombolate e ogni occasione di socialità. Situazioni rischiose che il governo non può certo evitare con i Dpcm, ma in qualche modo scoraggiare ad esempio mantenendo cautela sulla possibilità di spostarsi tra regioni per tornare dai propri famigliari. Una possibilità ancora non del tutto impossibile, ma che come detto prevede prima che la curva dei contagi sia calata al punto che tutte le regioni siano diventate gialle.
Le ultime ipotesi sul nuovo Dpcm per Natale:
- Spostamenti tra regioni: la possibilità di uscire dalla regione in cui si vive sarà concessa solo tra regioni gialle, con l’aggiunta del ricongiungimento famigliare tra i motivi permessi, oltre a quelli previsti per lavoro, salute e urgenza comprovata. Una stretta con maggiori controlli potrebbe però arrivare con l’avvicinarsi delle festività;
- Ristoranti e bar: la chiusura per le 18 potrebbe arrivare anche per le zone gialle, così da limitare possibili cenoni sotto le feste. Secondo il Corriere, potrebbe essere valutata l’apertura a pranzo per le zone arancioni. Resta comunque il limite delle quattro persone a tavola;
- Negozi: l’ipotesi è di concedere la riapertura di tutti i negozi, compresi i centri commerciali nei fine settimana e nei festivi, anche nelle zone rosse. L’orario di apertura potrebbe essere prolungato alle 22, almeno fino ai giorni precedenti alle feste natalizie;
- Coprifuoco: un’eccezione al coprifuoco fissato alle 22 potrebbe arrivare per il giorno della Vigilia il 24 dicembre, in particolare scrive Il Messaggero per permettere la partecipazione alla messa di Natale. Ancora in discussione la possibilità di uscire di casa la notte del 31 dicembre, escludendo ovviamente la possibilità di partecipare a cenoni per la notte di Capodanno
Da sapere:
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