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Il consigliere leghista vuole la «giornata dei cattolici eterosessuali, veri discriminati». Anche la Lega toscana lo scarica

24 Novembre 2020 - 10:02 Maria Pia Mazza
Gregorio Martinelli Da Silva, consigliere comunale nel fiorentino, sostiene che i «veri discriminati» e «costantemente minacciati» siano i «cattolici eterosessuali, soprattutto maschi». E la Lega prende le distanze

La vera categoria sociale discriminata secondo il consigliere comunale leghista Gregorio Martinelli Da Silva sono i cattolici eterosessuali, «soprattutto i maschi» ci tiene a chiarire, «costantemente minacciati». Da cosa poi? Per il consigliere di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, naturalmente dall’«ideologia omosessuale» che secondo lui sarebbe una «grave depravazione» costituita «da atteggiamenti da condannare». Però chiarisce: non vanno puniti. Al consigliere non piace neanche la legge Zan contro l’omotransfobia, perché incentiva e favorisce l’omosessualità.

Contro questo pericoloso fenomeno, Martinelli Da Silva ha proposto una mozione in Consiglio comunale per l’istituzione di una giornata a tutela della sua categoria discriminata. E sì perché anche lui ha spiegato di essere stato: «più volte discriminato da persone omosessuali», per lo più in contesti artistici «con commenti del tipo: “I gay hanno più gusto, sono più sensibili…” e altre forme di discriminazione contro la mia eterosessualità».

Il leghista Da Silva

Il consigliere dice di esser stato vittima anche di molestie sessuali: «con avance che spesso si sono tradotte in palpate, commenti ed altri tipi di aggressioni che ai tempi ritenevo simpatici ma ripensandoci ledevano nel mio intimo le mie libertà. Come al sottoscritto anche altre persone possono aver subito gli stessi trattamenti a me riservati. Ritenuto fondamentale tutelare anche chi al contrario di un consigliere comunale non ha possibilità di farsi sentire».

Nella mozione presentata, il consigliere leghista scrive:

La società con la complicità delle istituzioni e di politici incapaci sta commettendo nel nome della lotta alla discriminazione la peggiore delle discriminazioni possibili, quella contro i suoi valori e le sue origini. Con l’avanzamento di proposte come quelle della mozione della commissione pace, o come la legge Zan, si puniscono e si discriminano le persone che seguono la Dottrina Cattolica. Con l’avanzamento di questa ideologia arriveremo anche al punto di penalizzare tutta la categoria degli eterosessuali, soprattutto maschi. Non sarà ai sensi di legge, ma già di fatto nel contesto sociale non lo è più, possibile esprimere i propri pensieri riguardo l’argomento omosessualità a meno che non siano elogi, venendo emarginati o addirittura puniti coloro i quali vedono le relazioni omosessuali come gravi depravazioni.

La diffida della Lega Toscana

Il testo del consigliere Martinelli De Silva deve aver fatto sobbalzare sulla sedia anche i vertici della Lega toscana, tant’è che il commissario regionale Daniele Belotti ne ha subito preso le distanze: «Si tratta di un’iniziativa che il consigliere ha portato avanti in totale autonomia, senza mai essere stata concordata con il partito». E anzi, il consigliere di Bagno a Ripoli, era stato «già diffidato dal presentare questo documento», precisa Belotti. 

«Pur ribadendo la contrarietà della Lega alla legge Zan – prosegue il commissario della Lega Toscana – in particolare in merito all’obbligo di trattare questioni legate al mondo Lgbt nelle scuole elementari e medie, le affermazioni contenute nel testo presentato dal consigliere di Bagno a Ripoli sono lontane dal nostro modo di concepire la società di oggi e non possiamo che prenderne le distanze». Parole che prefigurano, per il consigliere Martinelli, una possibile espulsione dal Carroccio. 

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