Decreto Ristori ter, cos’è e come funziona il Bonus spesa messo a disposizione dal governo
Si chiama Bonus spesa e fa parte delle nuove misure contenute all’interno del decreto Ristori ter, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale nella mattinata di oggi 24 novembre. Il bonus rientra nella lista di aiuti previsti dal governo Conte per far fronte alla crisi economica provocata dal Coronavirus. Il buono sarà erogato direttamente dai Comuni. «Per non lasciare indietro nessuno – ha spiegato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – abbiamo previsto un fondo da destinare ai Comuni, per sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà attraverso l’erogazione di buoni spesa e generi di prima necessità, come avvenne durante la prima fase della pandemia».
In cosa consiste il Bonus?
Si tratta di un fondo del valore di 400 milioni di euro, da suddividere per ciascun Comune entro sette giorni dall’entrata in vigore del decreto legge. «Si tratta di una risposta puntuale e precisa all’invito fatto al governo di provvedere a rifinanziare, nel più breve tempo possibile, una misura, quella dei buoni spesa, che aveva già manifestato la sua forte efficacia nella scorsa primavera», ha spiegato il presidente della Commissione Politiche Ue del Senato, Dario Stefano.
Come funziona
Allo scadere dei sette giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, saranno gli enti territoriali predisposti a stabilire le modalità di utilizzo dei buoni spesa e a individuare chi ne ha diritto. I cittadini dovranno far riferimento alle regole specifiche indicate dal proprio Comune di residenza:
- la somma stanziata dal governo verrà ripartita tra i Comuni in base al numero di abitanti e all’indice di povertà;
- sarà poi il sindaco a scegliere chi ne potrà beneficiare e in che modalità, oltre a definire l’iter per fare domanda;
- ogni passaggio avverrà in collaborazione con l’ufficio servizi sociali;
- avranno la precedenza tutti coloro che non percepiscono altri tipi di aiuti come la Naspi, la cassa integrazione o il Reddito di cittadinanza.
I requisiti
- residenza presso il Comune
- nucleo familiare (numero persone, numero figli);
- patrimonio immobiliare (casa con mutuo, affitto, senza casa);
- disponibilità di denaro su conto corrente;
- reddito dei componenti del nucleo familiare;
- situazione lavorativa;
- ISEE familiare;
- sussidi economici pubblici percepiti.
Come richiedere il bonus
Ogni Comune prevede una procedura (online o cartacea) e una data di scadenza entro la quale fare richiesta. I buoni spesa vengono erogati sulla base di una autodichiarazione, toccherà ai Comuni verificare successivamente all’assegnazione dei buoni spesa o dei generi alimentari la veridicità di quanto riportato nella domanda.
Bonus fino a 500 euro
La cifra percepita andrà da un minimo di 300 euro a un massimo di 500:
- «Senza un soldo da mesi con la paura che mi stacchino la luce»: i lavoratori dello sport abbandonati dallo Stato
- la somma varia a seconda del numero dei componenti che fanno parte del nucleo familiare;
- i buoni potranno essere usati unicamente per acquistare generi alimentari o di prima necessità;
- il Comune di appartenenza dovrà decidere se erogare il bonus o, con la stessa cifra, fare la spesa per poi consegnarla al domicilio di chi ne avrebbe diritto.
Per maggiori info: Ordinanza della Protezione Civile 29 marzo 2020
Leggi anche:
- Il Governo approva il quarto decreto Ristori: 8 miliardi di euro di aiuti tra lavoratori dello spettacolo, stagionali del turismo e bus panoramici
- Coronavirus. La burla del bonus «Io resto a casa» da 120, 150 o 250 euro al giorno per Natale e Capodanno
- L’ondata di bonus per il 2021 nella Manovra: occhiali, smartphone, superbonus 110%, auto elettrica e smart tv. Come funzionano gli incentivi
- In Manovra l’assegno unico per ogni figlio a carico: gli importi e a chi spetta
- Bonus smartphone 2021: cos’è, come funziona e a chi spetta
- Incentivi auto 2021, la guida per capire quale modello elettrico o plug-in acquistare
- Via libera del Consiglio dei ministri al decreto Ristori ter: nuovi aiuti per 2 miliardi di euro
- Coronavirus, nella bozza del decreto Ristori 1,45 miliardi di contributi per le attività. Per i Comuni 400 milioni in aiuti alimentari
- Coronavirus. Le ultime novità per imprese e lavoratori, dal Dpcm al Decreto Ristori bis
- Via libera nella notte al decreto Ristori bis. Gli aiuti salgono a 2,5 miliardi
- Coronavirus, proroga del Divieto di licenziamento: che cosa succede dopo il Decreto Ristori
- Fino a 25 mila per i ristoranti. Mille euro per gli stagionali del turismo. Cosa prevede il decreto Ristori
- Approvato il decreto Ristori. Indennizzi entro il 15 novembre per bar, ristoranti e discoteche – La bozza
- Dpcm, Gualtieri: «Ristori superiori ai precedenti per 350mila aziende entro metà novembre»
- Ristori, indennizzi e cassa integrazione: ora la sfida, dentro e fuori il governo, è evitare il disastro economico
- Bonus spesa Covid, nel comune di Africo 91 cittadini su 98 percepivano i soldi con certificazioni false