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Guerra (Oms): «Crisanti ha ragione a chiedere i dati sui vaccini, ma i controlli saranno rigorosi. Terza ondata? Evitiamo lo tsunami con la disciplina a Natale»

24 Novembre 2020 - 08:22 Maria Pia Mazza
Il vicepresidente dell’OMS si dice «ottimista» sui recenti sviluppi dei primi vaccini e confida nelle agenzie del farmaco europea e americana per le verifiche dell’efficacia e della sicurezza

Sulla richiesta di maggiore trasparenza per i primi vaccini contro il Coronavirus Andrea Crisanti ha ragione, secondo Ranieri Guerra che a Il Fatto Quotidiano condivide la posizione del direttore di Microbiologia di Padova finito nella bufera per le sue dichiarazioni bollate come «Pericolose» dal Cts e «Infondate» dall’Aifa, l’agenzia del farmaco italiana. A detta di Guerra, però, le parole di Crisanti non vanno intese come un invito a non vaccinarsi, bensì come una semplice richiesta di dati e validazioni da parte dagli Enti preposti al controllo della sicurezza dei farmaci, al netto dei promettenti annunci fatti dalle case farmaceutiche a suon di comunicati stampa. Insomma, quella di Crisanti non sarebbe altro, come spiegato da Guerra, che la richiesta di certezze sulla sicurezza ed efficacia di tali vaccini.

«Sono sicuro, però – prosegue Guerra – che le agenzie del farmaco americana ed europea, Fda ed Ema, non si faranno scappare nulla con l’attenzione mondiale addosso che hanno in questo momento». Il vicepresidente dell’Oms si dice comunque «ottimista» sullo sviluppo dei vaccini, anche al netto del fatto che «le case farmaceutiche non si sarebbero lasciate andare a tali trionfalismi in una situazione come quella attuale», anche perché – in sostanza – «in caso di fallimento sarebbero le prime a pagare».

Guerra (Oms): «Il virus è ciclico: senza disciplina individuale arriverà un terzo tsunami»

Quanto all’andamento della pandemia in Italia, Guerra parla di «decelerazione» dell’emergenza, ma con prudenza e senza facili entusiasmi: «Per fortuna sta calando la pressione su terapie intensive e reparti. Purtroppo per i decessi ci vuole più tempo», spiega. E sull’ipotetica terza ondata, il vice dell’Oms, taglia corto, senza mezzi termini: «Dipende da quel che faremo durante le feste di Natale».

Se da un lato, sottolinea Guerra, nell’arco dei prossimi «quindici, venti giorni» si profila «una sostanziosa diminuzione dei contagi, mentre le terapie intensive si svuoteranno e ci saranno molti meno ricoveri», dall’altro lato un allentamento delle misure e senza «disciplina individuale», «la curva tornerà a crescere». E allora sì, che ci sarà una inevitabile terza ondata, «un nuovo tsunami»: il «SarsCov2 è ciclico – spiega Ranieri Guerra – la curva ritornerà a crescere, di poco o di tanto. Dobbiamo lavorare e impegnarci per far sì che sia di poco».

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