Scostamento di bilancio, sì alla Camera dal centrodestra con la maggioranza. Salvini e Meloni seguono Berlusconi: «Ma restiamo all’opposizione»
Da Montecitorio via libera quasi unanime alla risoluzione di maggioranza che autorizza lo scostamento dal pareggio di bilancio. I voti a favore sono stati 552, nessun contrario, sei gli astenuti. Lo scostamento, come anticipato da Silvio Berlusconi ai deputati azzurri poco prima del voto, è stato approvato anche dal centrodestra. In una telefonata, l’ex Cavaliere aveva annunciato che Forza Italia avrebbe votato a favore del quarto scostamento di bilancio previsto per questo 2020 per far fronte alla crisi provocata dalla pandemia.
Berlusconi aveva auspicato a una «posizione unitaria da tutto il centrodestra». Posizione sostenuta anche da parte di Fratelli d’Italia e Lega: «Siamo pronti a votare Sì, come correttamente spiegato da Berlusconi sulla base di un documento informale del governo che accoglieva le nostre proposte, ma attendiamo che l’esecutivo presenti il testo definitivo», avevano fatto sapere in un comunicato Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Dopo il voto, il premier Giuseppe Conte ha ringraziato le opposizioni: «Un ottimo segnale in questo momento di particolare difficoltà che sta attraversando il Paese, prevale la via del dialogo e per questo ringrazio, in particolare, quanti l’hanno voluta perseguire sin dall’inizio, con determinazione ma sempre nella chiarezza dei ruoli».
«Il nostro voto non è ispirato a secondi fini», ha dichiarato il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti che ha voluto chiarire, dopo le voci dei giorni scorsi su un rimpasto di governo che potrebbe coinvolgere anche Forza Italia, che FdI è «fieramente all’opposizione. Non abbiamo desiderio di confusione o commistione di ruoli».
La risoluzione presentata dal centrodestra autorizza il governo «a procedere a un ulteriore ricorso all’indebitamento netto nella misura e per le finalità previste in relazione, a condizione che le risorse derivanti dall’attuale scostamento vengano destinate innanzitutto ad una sospensione dei versamenti fiscali e contributivi che vada oltre i settori dei codici ateco direttamente destinati dalle misure restrittive e riguardi tutte le aziende, le partite iva, i professionisti che hanno subito cali significativi di fatturato».
Il centrodestra ha chiesto inoltre, in un eventuale successivo scostamento di bilancio, «di ampliare i contributi a fondo perduto a tutte le attività economiche che hanno subito consistenti cali di fatturato rispetto agli analoghi periodi del 2019, prevedendo un risarcimento univoco basato anche sui costi fissi con un algoritmo semplice che garantisca l’immediatezza dei ristori e la continuità d’impresa, anche valutando l’introduzione di un regime fiscale provvisorio a favore delle imprese già costituite, per tenerle in vita ed aiutarle ad essere competitive per la ripartenza, e disponendo il differimento dei termini della cosiddetta “rottamazione ter”».
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