Il grosso problema della governatrice di Hong Kong: «Ho mucchi di soldi in casa per colpa degli Stati Uniti»
Un paradosso: è la vicenda capitata alla governatrice di Hong Kong, Carrie Lam. La politica, vicina al governo cinese, è rimasta vittima delle sanzioni volute dal governo americano in risposta alla legge di Pechino sulla sicurezza imposta a Hong Kong. Una legge ampiamente criticata per la sua limitazione alla libertà di stampa, di aggregazione e di opinione.
Come conseguenza delle sanzioni, Lam è rimasta “incastrata” nel suo stesso gioco. Per questo non può aprire un conto in banca ed è costretta, come ha dichiarato in un’intervista a una rete nazionale, a tenere in casa «mucchi in contanti». L’intervista ha provocato subito ilarità su social, specialmente su come Lam riesca a portare “a casa” il suo cospicuo stipendio. «Seduta di fronte a voi c’è un amministratore delegato della Regione amministrativa speciale di Hong Kong che non ha a disposizione alcun servizio bancario», ha detto lei al canale televisivo inglese locale HKIBC. «Ho un mucchio di soldi a casa, il governo paga in contanti il mio stipendio», ha aggiunto Lam che si dice sia tra i leader e le leader più pagati al mondo
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