Fratoianni e Orfini rilanciano la patrimoniale. Subito sconfessati da M5s, Pd e Italia Viva
La patrimoniale? Resta un tabù all’italiana. Rilanciata dall’ala “sinistra” della maggioranza, con Liberi e Uguali ma anche il dem Matteo Orfini in prima linea, l’ipotesi (e relativo emendamento nel frattempo balzato alle cronache) è stata immediatamente sconfessata dallo stesso Pd, dai renziani di Italia Viva e dal Movimento 5 Stelle. A creare scompiglio è l’emendamento che una decina di deputati di Leu e Pd hanno presentato alla manovra di bilancio.
«La proposta che avanziamo vuole mettere ordine in un sistema fiscale irrazionale, eliminare l’Imu ed introdurre un prelievo progressivo che Intervenga sui patrimoni dei super ricchi per finanziare la spesa sociale», spiega oggi il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni in un’intervista a Il Manifesto. «Le tasse vanno abbassate? Sì per i ceti medi e popolari, non certo per i super ricchi», affonda l’esponente di Leu. Si apra in maggioranza una discussione vera su questo, se ne parla in tutto il mondo.
«Vediamo cosa succede nel cammino parlamentare e quali saranno le posizioni espresse da governo e relatori. Ci auguriamo ci sia disponibilità a discutere di un tema che è ormai globale. Se non ora quando», dice Fratoianni, per un tema «ormai globale». «Dico al governo che se vuole ritardare la discussione fino alla riforma fiscale assieme al tema della web tax contro i colossi alla Amazon e al tema dell’evasione fiscale posso anche essere favorevole a patto che sia una discussione vera. Non ci vengano a dire però che non è una priorità!».
Analoga posizione arriva dalle colonne di la Repubblica con le parole di Matteo Orfini, che parla all’opposizione (il centrodestra resta ferocemsente contrario all’ipotesi di patrimoniale) ma soprattutto al “suo” Pd. La patrimoniale è una proposta giusta. Il Pd ne discuta. Laicamente, dice Orfini, insieme a Fratoianni firmatario dell’emendamento per introdurre la tassa.
Il fronte del no alla patrimoniale
Un no secco arriva dal Movimento 5 Stelle. «Ok liberare gli italiani delle piccole tasse, dei cavilli e della burocrazia, è una proposta che il M5S sposa da anni, ma nessuna patrimoniale», dice l’ex capo politico Luigi Di Maio ai suoi secondo quanto riporta l’Ansa. «Sarebbe folle in un momento di crisi come questo, in cui le nostre imprese hanno bisogno di ossigeno e le famiglie di lavoro, introdurre qualsiasi tipo di patrimoniale. Il M5S è sempre stato contrario e continuerà ad esserlo».
«Basta. Ogni volta che leggo certe proposte suicida mi ripeto: si parta da tagliare i soldi ai politici come già facciamo noi del Movimento», affonda il viceministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni. «La patrimoniale non esiste con il Movimento al governo. Il programma del Movimento è sempre stato chiaro su questo. Non esiste mettere le mani nelle tasche degli italiani, su questo il Movimento deve essere l’argine. Si parta tagliando gli stipendi dei politici, Orfini compreso», dice il grillino.
Fa muro anche lo stesso Pd: «L’emendamento alla Manovra sull’introduzione di una patrimoniale è il frutto di una iniziativa libera ma individuale di alcuni deputati del Pd, che però non impegna il gruppo», spiegano fonti del gruppo Pd alla Camera. «Siamo sempre stati contrari ad ogni aumento di tasse e siamo sempre stati contrari alla patrimoniale: lo siamo ancora di più in questa fase difficile per la nostra economia. Stasera approveremo un rinvio delle tasse nel dl ristori: contano i fatti, non le iniziative estemporanee», dice all’Ansa il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.
In copertina ANSA/Giuseppe Lami | Nicola Fratoianni al Centro Congressi Roma Eventi durante l’Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana, Roma 15 Febbraio 2020.
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