Scuola, l’appello della ministra Bonetti: «Didattica integrata da dicembre». Ma per i presidi è «improbabile»
Sono sempre loro, i grandi “accusati” in questa fase di aperture e chiusure, di scuole parzialmente riaperte e di didattica a distanza nel pieno della seconda ondata di contagi di Coronavirus: i trasporti. «Mi aspetto un piano di riorganizzazione dei trasporti locali e dei servizi sanitari dedicati alla scuola che permetta di arrivare già dai primi giorni di dicembre ad una forma di didattica quanto meno integrata per le scuole che adesso sono in
dad al 100%», dice oggi la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, mentre domani rientrano in classe quasi 720 mila studenti e studentesse. E l’esecutivo deve individuare in queste ore la data della riapertura in presenza delle scuole, indicata per ora nel 7 gennaio.
«Mi sembra improbabile riuscire a tornare a una didattica in presenza prima di Natale», commenta nel frattempo oggi all’Ansa il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli. «I problemi collegati alla presenza non affliggono tutti i territori allo stesso modo, come il trasporto pubblico. Ma se vogliamo prendere una decisione univoca sarà difficile, ripeto, prima di Natale».
In copertina ANSA | La ministra Elena Bonetti a palazzo Chigi per il consiglio dei ministri, Roma, 16 novembre 2020.
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