«Italiani vi tagliamo la gola», la falsa traduzione del video rapper nel centro di accoglienza
Il 21 novembre 2020 la testata Libero pubblica un articolo dal titolo «Migranti nel centro di accoglienza in Sardegna. Canti, balli e video musicali: “Italiani vi tagliamo la gola”» che riprende un video pubblicato sui social da account come RadioSavana, già noto a Open per numerosi casi di disinformazione. L’articolo è stato condiviso lo stesso giorno da Matteo Salvini su Facebook.
Benché l’articolo riporti un virgolettato e un video in cui non si senta – in francese – la frase «Italiani vi tagliamo la gola» o riferimenti simili, non viene riportata alcuna informazione utile per ricostruire i fatti.
Per chi ha fretta
- Il video è stato ripreso in un centro di accoglienza e pubblicato il 9 novembre su Youtube.
- L’autore del video è un rapper algerino che sarebbe giunto in Italia a bordo di un barcone.
- Il testo della canzone non riporta riferimenti violenti verso l’Italia e gli italiani.
- Il gesto del tagliare la gola presente nel video non viene fatto dal rapper, ma da una delle comparse all’inizio del video.
- Il gesto richiama un’azione di sfida, presente nella musica rap e nelle battaglie breaking.
Analisi
Abbiamo un background dei fatti. In un articolo del 22 novembre 2020 de Il Sussidiario viene citato l’autore del video, Daniel Rouge, il quale – a seguito delle riprese fatte presso il centro di prima accoglienza di Monastir – sarebbe sottoposto a indagini dalla Questura di Cagliari.
Sempre secondo quanto riportato nell’articolo de Il Sussidiario, Daniel sarebbe sottoposto a decreto di espulsione e si troverebbe a Roma (ha fatto una diretta Facebook la sera del 26 novembre).
Nel video completo, pubblicato il 9 novembre, sono presenti i sottotitoli automatici in lingua francese forniti da Youtube:
ok toujours je connais ma gueule ah ok
ok et georges gonon ma gueule ok allez
j’ai grandi dans l’art est ce parce que
le temps dans la thèse salto en tête
après le gall la tempête gérard la vie
d’artiste lui afin de réaliser ce qui
tape ma main qui claque lui dans la
haine des gars et d’une maîtrise ont
lâché 15 fils couilles
on l’a vu passer la main relâche on
panique ou y est vivement l’appel des
bordels au délà ferry digi pas plus mal
de torchis hockey est toujours je
connais ma gueule et maladie les
panthères je suis désolé m’appelle
george clooney m’accueille invisible et
j -philippe actrice
un support qui forment à vue le moi j’ai
pas les mois les droits du grandi dans
la merde joomla drogue dans le noir des
cas la sorte des traces mika je suis
libre je lui sers et je crois je rigole
j’m indiquant et pas assez bon résumé
georges 0 dans les poches tu as face et
moi tue tête par la phase 3 s’approche
pendant les mois papa d’ève ni trace
dans la terre pardonnez moi ma mère
toujours je crois
si la rfu michard 10-0 dans les boîtes
la face et moi tout est par la force ne
s’approche pas dans les mois par palerme
il craque dans la terre pendant dix mois
ma mère douche froide en noir ni maman
je crois des pins l’ espace le corps
dans la tête c’était qui
bon
j’ai grandi dans l’espace le tordant la
tester et minima hockey mineur
mort georges connais ma gueule mais ça
ne se passe pas comme ça de temps faites
lui dire au jour tout simplement par les
fans à la haine ou maman tu grandis dans
la presse par le temps dans la tête et m
abordant la terrain qu’en dis tu en as
passe le temps en temps la tête
pas nous
oh
j’suis fatigué verrou gradé dans le ciel
encore lycée galère je suis dit sony
rappelle j’avais beaucoup d’argent tout
le moindre gramme des mois que je fais
toi du football du lycée aux gags nous
moi tu pleures quittant mon fils moi
j’ai pas les moines l’histoire j’ai
grandi dans la merde tu la prends dans
le noir car la sortie gratuite là quand
je suis philippe louis serge du pasj
rigoler chemin des cannibales
tu grandis dans l’ espace le tandoor hds
salle dans ma tête 4 est le cas de la
tempête irene la ville à 18 avant de
réaliser ce qu’il affronte la belgique
l’a vu dans la m s’est classé deux
nourrices ont lâché casse les couilles
pour la chinoise et la junte panique ou
y est une maladie mortelle pour dire la
vérité je suis pas besoin de torchis
hockey et jorge donn es ma gueule et les
maladies les modèles je suis désolé
m’appelle plus georges tron et moi
qu’elle officie bon allez chiche tu
finis batterie la pluie sans capuche et
des baconnets madame si toi le bourg
madame si l’algérien le même compte pas
de communes voisines getty et quitte à
mathias et puis des chutes mais je m’en
fous dans que j’étais un bien
mais je m’en fous dans le jeu tu as bien
à marrakech comme ma gueule ok ok
ok
[Musique]
[Musique]
e
[Musique]
le palais à magalas
La trascrizione fornita da Youtube non riporta riferimenti all’Italia e agli italiani. Solo nel finale c’è un ragazzo che dice ad alta voce «Italia», ma di questo parleremo a breve. Il video e la canzone vengono recensiti il 22 novembre in un articolo del sito Sascenasarda.it dal titolo «Italia – Daniel ROuGe ft WSN Jamais Nsite EL Pass» in cui leggiamo:
Il video dell’ultimo brano del rapper Daniel ROuGe, con i featuring di WSN Jamais Nsite EL Pass, girato al centro di accoglienza di Monastir. Il pezzo parla di sofferenza, integrazione e strade difficili. E spacca, con buona pace dei veri fomentatori d’odio.
Passiamo all’elemento del video che ha fatto intendere un’intenzione violenta, il gesto del «taglia gola» visibile a inizio video: un messaggio rivolto all’Italia e agli italiani? La psicologa Francesca Pavissich, conoscitrice di rap francofono, spiega a Open il gesto: «Mi sembra eccessivo consideralo “contro l’Italia” visto che alla fine del video fanno omaggio nominandola al posto della Francia. Di solito in un video, ad esempio parigino o della banlieu, alla fine dicono [ndr. i rapper francofoni] il nome dei/dei posti da dove provengono e che si portano nel cuore». La citazione nel finale del video è una cos che i rapper francofoni «fanno regolarmente. Ci tengono a marcare il gruppo e il posto dove sono cresciuti per darne riconoscimento, per dimostrarsi orgogliosi del posto nel quale hanno amici e famiglia. Dire “Italia” alla fine del video mi sembra più un ringraziamento che altro».
Se è scollegato con l’Italia, perché il gesto del «taglia gola»? «Il vero segno di tagliare la gola in modo aggressivo si fa con il pollice, non con l’indice» ci spiega ancora Francesca Pavissich. Vero, il ragazzo compie il gesto con l’indice, non con il pollice con un significato violento come possiamo vedere nell’esempio dell’ex wrestler statunitense The Undertaker (seppur nel contesto dello spettacolo):
Francesca Pavissich ci riporta alle battaglie breaking: «Il gesto sembra più una cosa legata al ballo e con una sua estetica. Infatti, nel mondo del breaking questo gesto si fa in entrata e a fine battle per indicare all’avversario che lo batterà». Ecco un esempio:
Considerando il mondo musicale, alcuni gesti o simboli hanno significati diversi rispetto a quelli ripresi in altri contesti. Per assurdo, qualcuno potrebbe interpretare male anche la canzone di Vasco Rossi dal titolo «Ti taglio la gola» dove il segno viene fatto dai suoi fan durante un concerto a San Siro mentre canta «Ah, appena ti prendo da sola Ti taglio la gola, ti taglio la gola».
Conclusioni
Contrariamente a quanto riportato nel titolo dell’articolo di Libero, nel testo della canzone del rapper algerino non si hanno riscontri sul «tagliare la gola gli italiani».
Il gesto del «taglia gola», effettuato all’inizio del video, ed è usato nell’ambiente musicale rap e nelle battaglie breaking come segno di sfida, non nel senso letterale del desiderare la sua morte.
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