Il Comitato di bioetica: «Vaccini obbligatori per i casi di emergenza. Niente fretta a costo della sicurezza»
In un momento in cui le case farmaceutiche, dalla Pfizer a Modern, attendono l’approvazione all’uso dei rispettivi vaccini, il Comitato italiano di Bioetica invita a non correre. Mentre l’emergenza dettata dalla pandemia Coronavirus ha velocizzato la corsa al vaccino, questo processo non deve «portare a ridurre i tempi della sperimentazione, indispensabili sul piano scientifico, bioetico e biogiuridico, per garantire la qualità e la protezione dei partecipanti». Nel parere «I vaccini e Covid-19: aspetti etici per la ricerca, il costo e la distribuzione» appena pubblicato, il Comitato invita a una «riflessione etica sui vaccini con particolare riferimento alla ricerca, produzione e distribuzione, partendo dalla consapevolezza delle condizioni di incertezza sul piano scientifico ed epidemiologico sul virus».
Davanti a un’emergenza globale in cui le ricerche sui vaccini hanno una corsia preferenziali, non si può, fa notare il Comitato, essere portati a «ridurre i tempi o addirittura a omettere le fasi della sperimentazione, definite dalla comunità scientifica internazionale requisiti indispensabili sul piano scientifico, bioetico e biogiuridico, per garantire la qualità, la sicurezza e l’efficacia di un farmaco».
Sulle categorie da vaccinare per prima, il Comitato non esclude l’obbligatorietà soprattutto «per i gruppi professionali maggiormente esposti all’infezione e alla sua trasmissione». Un obbligo che, sottolinea, può essere «revocato qualora non sussista più un pericolo importante per la società e sia privilegiata e incoraggiata l’adesione spontanea da parte della popolazione» e vanno «fatti tutti gli sforzi per raggiungere e mantenere una copertura vaccinale ottimale».
Ma, perché il vaccino sia accettato dai cittadini – scrive ancora il Comitato – è indispensabile «una informazione e comunicazione trasparente, chiara, comprensibile, consistente e coerente, basata su dati scientifici sempre aggiornati». Vanno anche identificate «le fonti di disinformazione e falsa informazione».
Leggi anche:
- La classifica di Reputation Science sui virologi in tv: chi fa più share, chi si contraddice meno. L’accusa: «La confusione crea notorietà» – Lo studio
- Coronavirus, l’appello di Andreoni: «Tutti i politici si facciano vaccinare, richiudere le scuole se aumenteranno i casi»
- Coronavirus, Ema detta i tempi per il vaccino: risposta a Pfizer entro il 29 dicembre. Per Moderna il 12 gennaio
- Al via il piano vaccini dopo il 23 gennaio. Speranza: «202 milioni di dosi entro marzo». L’obiettivo è cominciare prima della terza ondata
- Gitanjali Rao è la prima ‘Kid of the year’ a finire sulla copertina del Time (e ha solo 15 anni) – Il video
- Capua sulle critiche di Bassetti: «Da veterinaria confondo sui vaccini? Se rispondo spreco energie. Vi spiego invece perché sono sicuri»
- Vaccino Covid, l’Ue firma un quinto contratto con la tedesca CureVac. Salgono a 2 miliardi le dosi assicurate all’Europa
- Vaccino, Moderna chiede l’autorizzazione all’uso di emergenza anche all’EMA. In viaggio verso gli Usa le prime dosi Pfizer
- L’annuncio di Locatelli (Cts): «Come regalo di Natale avremo i primi due vaccini»
- Un hub ogni 30.000 abitanti e tracciamento delle dosi: ecco il piano di Arcuri per il vaccino anti-Covid