Coronavirus, raggiunta la parità tra guariti e positivi. Rezza: «I dati migliorano ma l’incidenza resta alta»
Il numero di dimessi e guariti ha raggiunto quello degli attualmente positivi al Coronavirus. Secondo il bollettino di oggi, 1 dicembre, gli attualmente positivi in Italia sono 779.945, mentre i guariti sono 784.595, con una differenza di appena 4.650 casi. Il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute Giovanni Rezza, però, invita a non abbassare la guardia. «Abbiamo incidenze ancora elevate», ha detto nel corso della conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica.
Il tasso di positività, ossia il rapporto tra positivi e test effettuati, è oggi al 10,6%, in calo dell’1,9% rispetto a ieri. Rezza ha parlato di una «percentuale che tende ad abbassarsi ma che è ancora abbastanza critica». Quanto ai numeri, sempre elevati, sui decessi per Covid, ha detto: «Purtroppo sappiamo che è ultimo indicatore a calare, è naturale che abbiamo una scia così lunga». «Oggi il numero di nuovi casi è in diminuzione ma ancora è molto alto – ha aggiunto il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro -. I comportamenti individuali e collettivi determinano la probabilità di diffusione del virus. Quindi non ci sono scorciatoie perché noi siamo i protagonisti».
Rassicurazioni sul vaccino
Durante la conferenza stampa, Brusaferro ha poi affrontato la questione del vaccino anti-Covid: «C’è stato uno sforzo straordinario in tempi molto brevi per poter mettere a punto dei vaccini anti-Covid, ma questo non vuol dire che vengono derogate procedure di sicurezza, quindi non parliamo di deroghe a meccanismi di valutazione di sicurezza e di efficacia». Del vaccino ha parlato anche Rezza, che ha garantito: «La fase di farmacovigilanza sui vaccini anti-Covid è post autorizzazione commerciale e verrà eseguita come per altri vaccini».
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