«Sono trans e i miei pronomi sono lui/loro». La star di «Juno» Ellen Page diventa Elliot Page
«Ciao amici, voglio condividere con voi che sono trans, i miei pronomi sono lui/loro e il mio nome è Elliot. Mi sento fortunato di scriverlo. Di essere qui. Di essere arrivato a questo punto nella mia vita». Con queste parole Ellen Page, protagonista di Juno e Hard Candy, comincia la sua lettera condivisa su Twitter in cui rivela al mondo di essere transgender. Rende pubblico il suo nuovo nome e chiede di essere identificato al maschile. Ma, soprattutto, Page chiede pazienza, «perché ho paura dell’odio». 33 anni, originario del Canada, Elliot Page arriva al successo internazionale già nel 2007, con Juno, una delle prime interpretazioni – un’adolescente ribelle e incinta – con cui si meritò la candidatura all’Oscar. Una fama internazionale, dunque, e centinaia di migliaia di fan ai quali si rivolge con questa lettera in cui annuncia la sua transizione di genere.
«Sento una grande gratitudine per le persone incredibili che mi hanno supportato in questo viaggio. Non riesco a esprimere quanto sia straordinario amare finalmente chi sono, tanto da perseguire il mio sé autentico. Sono stato infinitamente ispirato da molti nella comunità trans – scrive l’attore nel suo messaggio -. Grazie per il vostro coraggio, la vostra generosità e il vostro lavoro incessante per rendere questo mondo un luogo più inclusivo e compassionevole. Offrirò tutto il supporto possibile e continuerò a vivere per una società più amorevole ed equa».
Nel 2014, nel corso della conferenza annuale per i diritti Lgbt Time to Thrive della Human Rights Campaign Foundation, Page annunciò di essere lesbica. Da allora a oggi, il suo percorso attraverso il riconoscimento della sua identità è andato avanti ed è arrivato, sei anni più tardi, a una definizione del sé un poco più chiara: Page non si riconosce come donna lesbica ma come uomo transgender. «Adoro il fatto di essere trans. E adoro il fatto di essere queer – ha proseguito Elliot Page -. E più sto vicino e abbraccio pienamente chi sono, più sogno, più il mio cuore cresce e prospera».
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