Coronavirus, il fisico Battiston: «Vacciniamo prima i liceali, sono loro la sorgente del contagio»
«Se continuiamo ad avere lo stesso comportamento avuto fino ad oggi, ai primi di gennaio potremo azzerare l’Rt». È questa la previsione del fisico sperimentale Roberto Battiston, intervistato dal Corriere della Sera. Previsioni in discesa anche per le terapia intensive che, secondo Battiston, dovrebbero calare a 370, mentre oggi «sono circa dieci volte di più, 3.750». Mentre il numero dei ricoveri negli ospedali dovrebbe scendere «poco più di un fattore dieci, ovvero essere 2 mila e 700, oggi sono più di 36 mila».
Se per il fisico è vero che dovremmo vedere una decrescita di tutti i numeri, questo non significa tuttavia che saremmo usciti dall’epidemia. «Basta un dato per capire: il 29 settembre avevamo 50 mila infetti attivi». Un dato che Battiston attribuisce alla riapertura delle scuola, ma – spiega – «non dico che non bisogna riaprirle. Metà del Paese è legato in qualche modo alle scuole, e quindi agire soprattutto in quel che succede fuori dagli istituti».
«Se non stiamo attenti la terza ondata sarà inevitabile»
E se di scuola bisogna parlare allora il punto problematico per Battiston non sono gli studenti delle medie, che «non influiscono in maniera significativa nella variazione dell’Rt. Il punto problematico sono i liceali, gli studenti delle scuole superiori». Per loro il grande problema è al di fuori dalla scuola e riguarda il nodo dei trasporti: «Se non stiamo attenti a questo la terza ondata sarà inevitabile».
«Dagli studi che sono stati fatti, viene fuori che il maggior contagio arriva dai ragazzi tra i 15 e i 20 anni. In gergo si dice che sono una “sorgente”», spiega il fisico. Alla luce di questi dati, e in vista dell’arrivo del vaccino, Battiston conclude: «Io tra vaccinare prima 3 milioni di liceali o 26 milioni di over 50 vaccinerei prima i liceali così da eliminare la sorgente dei contagi».
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