La bozza del nuovo Dpcm, piste da sci aperte dal 7 gennaio, Dad a scuola al 50%, stop alle seconde case. Ok al pranzo di Natale al ristorante – Il testo
La bozza del nuovo Dpcm di Natale, su cui i presidenti di regione sperano di correggere gli ultimi dettagli, conferma le anticipazioni delle ultime ore con il divieto di spostamento tra regioni a partire dal 21 dicembre fino al 6 gennaio, periodo in cui le previsioni indicano il passaggio per quasi tutte le regioni a zona gialla. In via temporanea quindi salta la concessione prevista dal Dpcm del 3 novembre sulla possibilità di viaggiare fuori regione tra fasce a più basso rischio. Nei giorni festivi del 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio sono vietati anche gli spostamenti tra Comuni. I viaggi in altra regione o provincia sono concessi solo per raggiungere i propri domicili o residenze, ma non per le seconde case. Sulla base del decreto legge già firmato dal presidente Sergio Mattarella e pubblicato in Gazzetta ufficiale, il Dpcm potrà avere validità anche per 50 giorni, anziché 30 come in passato. Il nuovo provvedimento quindi entrerà in vigore da domani 4 dicembre fino al 15 gennaio.
I centri commerciali nel weekend chiudono alle 21
Non è prevista l’apertura dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi, mentre i negozi potranno aprire fino alle 21. Secondo le misure del nuovo Dpcm, fino al 6 gennaio: «l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21.00 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole».
Scuole superiori e medie
Il rientro a scuola per le scuole superiori e le ultime classi delle medie è fissato al 7 gennaio con il 50% delle lezioni in Didattica a distanza. «Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – riporta la bozza del Dpcm in vigore da domani 4 dicembre – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza».
Ristoranti aperti a pranzo
Per le attività di ristorazione in zona gialla, il nuovo Dpcm non prevede divieti di apertura a pranzo anche nei giorni festivi. L’orario di apertura previsto per bar e ristoranti resta quindi dalle 5 alle 18: «Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo – riporta il testo – salvo che siano tutti conviventi». Per i ristoranti degli alberghi scatta poi il divieto di organizzare un cenone nell’ultima notte dell’anno. Dalle 18 alle 7 del mattino: «la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera».
La bozza del nuovo Dpcm 3 dicembre 2020
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