«Cosa posso fare a Natale e Capodanno?» Ecco una guida ai nuovi divieti in 10 domande e risposte
La sera del 3 dicembre il premier Giuseppe Conte ha presentato le nuove misure anti-Covid. Misure che avranno un impatto diretto sul modo in cui gli italiani trascorreranno il Natale e il Capodanno 2020. Ci sono restrizioni agli spostamenti, limitazioni per ristoranti e alberghi, indicazioni sulla Messa e sui festeggiamenti del 25 dicembre e del primo gennaio. Ecco, in 10 domande e altrettante risposte, cosa si potrà fare e cosa no.
1. Posso uscire dalla mia Regione?
Gli spostamenti da una Regione all’altra saranno vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio. Fino al 20 dicembre si potranno oltrepassare i confini regionali, ma tenendo sempre conto delle attuali fasce di rischio (rosse, arancioni, gialle) e delle relative limitazioni. Dopodiché le eccezioni saranno solo le seguenti: lavoro, necessità e salute o il rientro a residenza, domicilio o abitazione. Per abitazione si intende, ha detto Conte, il luogo «dove si abita con continuità o periodicità». Nei casi di necessità, è stato precisato, «ricorre anche l’iniziativa di prestare assistenza a persone non autosufficienti».
2. Posso uscire dal mio Comune?
Gli spostamenti tra Comuni saranno vietati a Natale, a Santo Stefano e a Capodanno. Le eccezioni sono le stesse di cui parlavamo sopra: lavoro, necessità e salute o il rientro a residenza, domicilio o abitazione.
3. Ho una seconda casa: posso andarci?
La risposta breve è: dipende da dove si trova. Si potrà raggiungere la seconda casa tra il 21 dicembre e il 6 gennaio solo se questo non comporterà lo spostamento fuori dai confini regionali. Non sarà invece possibile farlo il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, quando – come detto – saranno vietati anche gli spostamenti al di fuori del proprio Comune.
4. Quando resteranno aperti i negozi?
Dal 4 dicembre fino al 6 gennaio i negozi resteranno aperti tutti i giorni fino alle 21, in tutte le Regioni escluse quelle inserite nella zona rossa, ovvero quella a maggior rischio contagio. L’obiettivo dichiarato del governo è cercare di diluire la presenza di clienti in più ore della giornata, e quindi evitare assembramenti. I centri commerciali saranno invece chiusi nei giorni festivi e pre-festivi fino al 15 gennaio.
5. E i ristoranti?
Nelle Regioni gialle i bar e i ristoranti saranno sempre aperti a pranzo, e fino alle ore 18. E questo varrà anche a Natale, a Santo Stefano e a Capodanno. Attenzione però: al tavolo non potranno sedere più di quattro persone, eccezion fatta per i conviventi. Nelle Regioni arancioni e rosse, bar e ristoranti resteranno chiusi: rimane la possibilità di ricorrere alla consegna a domicilio e all’asporto fino alle 22.
6. Con chi posso festeggiare a Natale?
Il governo su questo non ha imposto obblighi, trattandosi di una questione che tocca la sfera privata delle abitazioni dei cittadini. Tuttavia, ha fortemente raccomandato di festeggiare solo con familiari conviventi. Per il cenone, non è stato indicato un numero massimo di commensali.
7. E se volessi andare alla Messa di Natale?
La Messa della sera del 24 dicembre sarà svolta in un orario tale da permettere a chi parteciperà di tornare a casa prima del coprifuoco. Anche i vescovi si sono detti d’accordo su questo punto. Si parla delle 20 o 20.30. Inoltre verranno celebrate più Messe a Natale, anche in questo caso per cercare di evitare assembramenti.
8. Ma quindi quali sono gli orari del coprifuoco?
Il coprifuoco resta in vigore per tutte le festività. Ci sarà il divieto di uscire di casa senza giustificato motivo dalle 22 alle 5 del mattino seguente. Il primo gennaio, invece, il coprifuoco durerà fino alle 7 del mattino.
9. Hotel, cinema e teatri saranno aperti?
Gli hotel potranno restare aperti, ma i ristoranti al loro interno saranno chiusi la sera di Capodanno. Chiusura che scatterà alle ore 18. Sarà dunque possibile passare il veglione soltanto in camera, ordinando la cena. Cinema e teatri invece resteranno chiusi per tutte le festività.
10. Posso andare a sciare? E fare attività fisica?
Gli impianti sciistici resteranno chiusi in tutta Italia fino al 6 gennaio. Si potrà tornare a sciare a partire dal giorno seguente, a meno di ulteriori strette da parte del governo. L’esecutivo, nel tentativo di dissuadere gli italiani dall’andare a sciare all’estero, ha deciso che quanti lasceranno il Paese per turismo dal 21 dicembre al 6 gennaio al rientro dovranno sottoporsi alla quarantena. Per quanto riguarda l’attività sportiva e motoria individuale, resta permessa purché venga mantenuta la distanza dalle altre persone.
Da sapere:
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