Esame farsa per Suarez, indagati Paratici e i legali della Juventus. Spunta il nome della ministra De Micheli
Ci sono anche dirigenti della Juventus tra gli indagati dalla procura di Perugia per l’esame farsa di italiano di Luis Suarez all’Università per stranieri del capoluogo umbro. Ma non solo. Nelle carte, spunta anche la telefonata della ministra Paola De Micheli per mettere in contatto Paratici – dirigente bianconero – con un funzionario del Viminale, come riportano la Repubblica e il Corriere della Sera, e «velocizzare la pratica ministeriale di riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez». De Micheli, che è un’amica di infanzia di Paratici, è già stata interrogata. Agli inquirenti ha detto di aver procurato al manager il contatto di Bruno Frattasi, capo di Gabinetto del ministero dell’Interno.
«Sono stato interrogato e ho già spiegato quello che è accaduto», ha detto Frattasi al Corriere. «Sono stato contatto dall’avvocato Chiappero che voleva sapere a chi dovessero rivolgersi per attivare la procedura di cittadinanza. Non mi disse che era per Suarez. Ci capita spesso di ricevere richieste di questo tipo per chiarimenti procedurali e rispondiamo per cortesia istituzionale. L’ho indirizzata al dipartimento competente. Mi disse che aveva avuto il numero dalla ministra de Micheli». «Per effetto di tale segnalazione», si legge ancora nelle carte, «le successive interlocuzioni sono intervenute tra l’avvocato» Chiappero e «il vice prefetto Antonella Dinacci».
Le indagini proseguono
Dopo un lungo periodo di riserbo dopo le diverse fughe di notizie all’inizio dell’indagine, la Procura ha ribadito che le domande dell’esame per il certificato B1, necessario per ottenere la cittadinanza italiana, erano state «preventivamente comunicate» all’attaccante uruguaiano, riuscendo quindi a determinare prima come sarebbe andato e quale punteggio avrebbe ottenuto, proprio come richiesto dalla dirigenza juventina, aggiungono gli inquirenti della Guardia di finanza dopo gli ultimi accertamenti.
La rettrice dell’Università per stranieri di Perugia, Giuliana Grego, è stata intanto sospesa per otto mesi dalle sue funzioni, assieme al direttore generale Simone Olivieri e i due professori indagati, Stefania Spina e Lorenzo Rocca. I finanzieri hanno scoperto quindi come «nei primi giorni del mese di settembre 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per “accelerare” il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez – scrive il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, in una note – facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all’università, tuttora in corso di approfondimento».
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