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Coronavirus in Puglia, sindaci della Murgia in controtendenza: «No alla zona gialla, ancora troppi contagi»

06 Dicembre 2020 - 16:22 Redazione
Piano pandemico
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«Non possiamo permetterci di sostenere una terza ondata», ha detto il sindaco di Gravina. Nell’attesa di eventuali nuovi provvedimenti «fate finta che non siamo diventati zona gialla: continuate a rimanere nei vostri Comuni»

Non si era mai registrato fino ad ora un atteggiamento simile da parte di amministratori locali. In un panorama in cui sindaci e governatori in zona arancione o rossa premono per essere inseriti in area gialla a ridosso delle festività natalizie, dieci sindaci pugliesi delle Murge hanno chiesto ufficialmente l’inasprimento delle misure di contenimento del Coronavirus perché ritengono quelle attuali troppo blande. «Non possiamo permetterci di sostenere una terza ondata – ha detto il primo cittadino di Gravina di Puglia Alesio Valente nel corso di una diretta Facebook -. Il presidente Emiliano ha detto che valuterà la situazione e probabilmente arriveranno nuove restrizioni», ha annunciato Valente.

Gravina e altri Comuni della Murgia barese hanno dunque avanzato una richiesta mirata da recapitare alla Regione Puglia: misure più severe nonostante l’area di rischio gialla, istituita con ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Una mossa dettata dagli «indici particolarmente elevati di contagio» da Coronavirus. Anche il presidente della Puglia Emiliano aveva chiesto nella serata di ieri che alcuni territori della sua Regione rimanessero in fascia arancione.

Le zone più a rischio in Puglia sono, in particolare, Foggia, la provincia di Barletta-Andria-Trani parte della Murgia. Ora i sindaci di 10 comuni di queste aree, allarmati dagli effetti che potrebbe produrre un allentamento delle limitazioni, hanno firmato ufficialmente un documento condividendo, di fatto, l’orientamento di Emiliano e dell’assessore regionale alla sanità Pier Luigi Lopalco. Potrebbero dunque arrivare presto nuovi provvedimenti regionali per Gravina, Altamura, Poggiorsini, Santeramo in Colle, Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge, Toritto, Grumo Appula, Sannicandro e Ruvo che pretendono misure più ferree per evitare danni maggiori di quelli già esperiti.

Valente e la sindaca di Altamura, Rosa Melodia, ieri hanno espresso «preoccupazione per il grandissimo numero di contagi» nell’area delle Murge. «Alla Regione abbiamo chiesto anche ulteriori ristori per le nostre attività commerciali e artigianali», ha reso noto la sindaca Melodia. Nell’attesa di eventuali nuovi provvedimenti «fate finta che non siamo diventati zona gialla: continuate a rimanere nei vostri Comuni», è l’invito che il sindaco ha esteso ai suoi cittadini. «Sapete quante famiglie hanno pianto per aver perso i loro cari. Già sarà un Natale particolare – ha concluso – evitiamo che sia drammatico».

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