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Coronavirus, la sindaca di Riccione sui video girati in centro: «Sono stati manomessi, Bonaccini attacca perché ho vinto contro il Pd»

06 Dicembre 2020 - 18:10 Giada Giorgi
I video avevano mostrato decine di persone assembrate nel centro della città per le luminarie di Natale. Anche Renata Tosi era presente tra la folla: «Immagini modificate e politicizzate»

Le immagini di assembramento arrivate dalle strade del centro di Riccione, non smettono di destare polemica e oggi 6 dicembre, a replicare, è stata direttamente la sindaca della città romagnola, Renata Tosi. Mentre nei video diffusi sul web, viale Ceccarini appare gremìto di persone attirate dalle luminarie di Natale, la prima cittadina smentisce: «Sono stati manomessi e Bonaccini ha politicizzato l’accensione delle luci di Natale». Dichiarazioni forti quelle rilasciate dalla sindaca nell’intervista a TPI e che quindi alluderebbero a un complotto.

«La Regione non accetta che Riccione abbia cambiato colore» ha continuato Tosi, «io ho vinto due volte contro il Pd. Quei filmati sono stati artefatti e politicizzati» ribadisce la sindaca, sottolineando come lei stessa fosse presente tra la folla e come le immagini avessero dato l’idea distorta del numero di persone presenti. «Sono state allargate e, toh, in un attimo la folla sembrava molto più numerosa. Indossavamo tutti le mascherine», ha aggiunto.

L’affondo di Tosi è continuato sul presidente di Regione, Stefano Bonaccini: «Guarda caso poi nel dibattito è subito intervenuto il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Perché Riccione non è allineata al Pd» ha accusato la sindaca. Nelle ultime ore il governatore della Regione aveva commentato il fatto definendo irresponsabili i comportamenti dei cittadini di Riccione sabato sera e avvertendo «di un rischio di ritorno alla zona arancione» che in questo modo sarebbe stato più che possibile.

Renata Tosi è entrata poi nel merito della questione definendo «logica» la presenza di «un minimo di relazione» se si permette «a negozi, bar e ristoranti di stare aperti». Una relazione che, come la sindaca ha tenuto a ribadire, «deve essere controllata, con distanziamento e mascherina» ma che ora deve rimanere la giusta alternativa «allo stare tutti a casa». Soluzione quest’ultima che, continua Tosi, «il Paese non meriterebbe di nuovo».

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