Vaccino obbligatorio per medici e dipendenti pubblici, l’ipotesi del governo per frenare l’onda no-vax
Mentre nel Regno Unito anche la Regina Elisabetta e il principe Filippo si preparano a ricevere il vaccino anti-Covid nelle prossime settimane e a Mosca ieri hanno aperto le cliniche che somministrano il vaccino Sputnik V su prenotazione, in Italia la strada appare ancora lunga. La campagna vaccinale dovrebbe cominciare verso la fine di gennaio ed è già stato individuato un sito di stoccaggio alla base aeronautica a Pratica di Mare, vicino Roma. Saranno infatti le forze armate a distribuire il vaccino nella fase due della campagna, come ha confermato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Dalla base aeronautica partiranno camion ed elicotteri militari per trasferire milioni di fiale del vaccino nei vari depositi regionali. Prima però bisognerà sciogliere il nodo dell’obbligatorietà del vaccino, anche di fronte a numero crescente di no vax.
Monta l’opposizione al vaccino: il 42% degli italiani vuole “aspettare”
Come racconta oggi La Stampa sono molti gli italiani che si oppongono alla vaccinazione. Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos, 4 italiani su 10 sarebbero contrari alla vaccinazione, di meno rispetto alla Francia (5 su 10) ma di più rispetto alla Germania (circa 3 su 10) e al Regno Unito (circa 2 su 10). Sono soprattutto i giovani (under 30) ad essere scettici o contrari. Un altro sondaggio (Tecnè) ci dice invece che cresce anche la percentuale degli attendisti, circa 42% del totale, che vuole maggiore rassicurazioni rispetto alla sicurezza del vaccino, proprio come aveva dichiarato nei giorni scorsi il leader della Lega Matteo Salvini. Nel frattempo, i “no-masker” si stanno mobilitando. Una delle associazioni che aveva organizzato le manifestazioni anti-restrizioni nei mesi scorsi – Federazione Rinascimento Italia – ha lanciato una petizione contro la vaccinazione sul proprio sito che ha raccolto oltre 350 mila firme.
Si fa strada l’ipotesi di un obbligo selettivo per il vaccino
Di fronte a un numero crescente di no vax che si avvicina pericolosamente alla soglia del 60% necessaria per l’immunità di gregge, il Governo ragiona sull’opportunità di rendere il vaccino obbligatorio, almeno per alcune fasce della popolazione. «È ovvio che per gli operatori sanitari, ma anche per il personale della scuola, ad esempio, la vaccinazione sia
fondamentale – ha dichiarato a riguardo il ministro della Salute Roberto Speranza – auspichiamo che ci sia questa consapevolezza». Si tratta di una posizione simile a quella esposta recentemente dal Comitato di Bioetica. Ad ogni modo, come hanno già ribadito diversi costituzionalisti – tra cui anche Giovanni Maria Flick a Open – per introdurre un obbligo vaccinale (indiretto o diretto) serve una legge e bisognerebbe dunque passare dal parlamento.
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