Folla in coda alla stazione sciistica di Verbier, le polemiche travolgono il modello svizzero: «Sabato fuori controllo»
Lunghe code e assembramenti di sciatori in attesa di poter accedere agli impianti di risalita della stazione sciistica Téléverbier a Verbier, nel Canton Vallese, in Svizzera. Immagini che ricordano il fiume di persone che aveva preso d’assalto le piste di Cervinia all’inizio della stagione sciistica. Immagini, quelle di Verbier, che hanno subito creato polemica non solo nel paese elvetico, ma in tutta Europa. Già, perché il “modello svizzero” è ritenuto da molti un esempio di come far funzionare gli impianti malgrado la pandemia di Coronavirus. Eppure, palesemente, qualcosa è andato storto.
«Nel momento in cui l’intera Europa ci sta guardando, è inaccettabile che a Verbier non sia stato possibile organizzare le code correttamente, con barriere, indicazioni sul terreno e un chiari richiami al rispetto delle regole di distanziamento sociale», ha subito commentato il consigliere di Stato del Canton Vallese, Christophe Darbellay, in un’intervista a Le Nouvelliste. Anche perché i singoli cantoni svizzeri, in caso di ripetute infrazioni e mancato rispetto delle norme anti-contagio da parte degli sciatori, hanno facoltà di poter revocare l’autorizzazione all’apertura delle stazioni sciistiche.
Ma nell’arco di 24 ore la situazione è rientrata. «Sabato non siamo riusciti a tenere tutto sotto controllo. Il danno è stato fatto. Domenica mattina, abbiamo messo in atto le misure che volevamo implementare durante la settimana – ha spiegato a Le Nouvelliste Laurent Vaucher, direttore dell’impianto sciistico Téléverbier -. Abbiamo ancora qualche aggiustamento da fare, ma siamo pronti». E lo stesso consigliere di Stato del Canton Vallese, Christophe Darbellay, ha voluto rimarcare l’implementazione delle misure introdotte subito dopo la diffusione delle immagini degli assembramenti: «Dopo un forte intervento, domenica mattina era tutto perfetto a Verbier. Mi appello ora alla responsabilità individuale affinché tutto vada per il meglio».
Prima che le immagini degli assembramenti a Verbier iniziassero a circolare, il consigliere federale a capo del Dipartimento dell’Interno, Alain Berset, in conferenza stampa ha annunciato delle ulteriori strette per la stagione sciistica in Svizzera: «Dal 22 dicembre l’apertura delle singole stazioni invernali sarà autorizzata dai cantoni solo se la situazione epidemiologica lo consentirà. Inoltre, la portata degli impianti chiusi come le ovovie e le funivie, finora non regolata, verrà ridotta a due terzi». Inoltre, «i singoli cantoni dovranno controllare le regole nei comprensori sciistici (obbligo della mascherina facciale negli impianti di trasporto e distanziamento nelle file di attesa, ndr) e in caso di abusi ripetuti revocare l’autorizzazione».
Foto in copertina: Impianto sciistico a Verbier, in Svizzera / © Le Nouvelliste
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