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Coronavirus, l’amministrazione Trump rifiutò di estendere l’accordo sul vaccino con Pfizer. Nuove restrizioni a Hong Kong

08 Dicembre 2020 - 06:11 Redazione
In estate Washington disse “no” a 100 milioni di dosi: ora l’azienda statunitense potrebbe non fornirne altre, oltre a quelle già previste, prima di giugno. Nell’ex colonia britannica i contagi tornano al livello di luglio

Usa

EPA/CHRIS KLEPONIS / POOL | Il presidente statunitense Donald Trump

La scorsa estate l’amministrazione Trump rinunciò alla possibilità di comprare 100 milioni di dosi addizionali del vaccino anti-Covid di Pfizer, con il risultato che la società farmaceutica statunitense, a causa degli accordi presi con altri Paesi, potrebbe non essere in grado fino al prossimo giugno di fornire altri quantitativi del suo prodotto agli Stati Uniti. La notizia è stata pubblicata dal New York Times e confermata da Associated Press.

In base al contratto con Pfizer, l’amministrazione Trump si è impegnata ad acquistare una dose iniziale di 100 milioni di dosi, con un’opzione di acquisto fino a cinque volte superiore. Il vaccino di Pfizer dovrebbe ricevere il via libera della Food and Drug Administration entro questa settimana. Un appuntamento importante è in agenda oggi, 8 dicembre, quando dovrebbero venire resi noti dalla stessa Fda dati ulteriori sui trial condotti dalla Pfizer, e sulle valutazioni interne sul prodotto date dalla Agenzia Usa che regola il mercato medicinale.

La situazione epidemiologica negli Usa continua a preoccupare gli esperti. Il virologo Anthony Fauci ha detto che «probabilmente non assisteremo ad una diminuzione dei decessi per varie settimane se non di più. Metà gennaio sarà un momento nero negli Usa, potremmo vedere ancora nuove impennate di contagi».

Hong Kong

EPA/JEROME FAVRE | Operazioni di sanificazione in un mercato di Hong Kong

Scuole e bar hanno già ricevuto l’ordine di chiudere

Nuove restrizioni anti-Covid a Hong Kong. Il capo esecutivo di Hong Kong, Carrie Lam, ha detto che le misure comprenderanno il divieto di cenare nei ristoranti e la chiusura dei centri fitness. Lam ha spiegato che le nuove restrizioni mirano a ridurre il «numero di persone per strada». Le cene al ristorante saranno vietate dopo le 18, i saloni di bellezza e di massaggi saranno costretti a chiudere, ai dipendenti pubblici sarà chiesto di lavorare da casa. Scuole, bar e locali notturni hanno già ricevuto l’ordine di chiudere.

Le severe misure di distanziamento messe in campo a Hong Kong hanno contribuito a mantenere le infezioni al di sotto dei 7.000 casi. Tuttavia, i contagi quotidiani registrati nelle ultime settimane hanno toccato il livello più alto da luglio. Lam ha detto che «il rigore delle misure di distanziamento sociale deve almeno tornare al livello» del picco dell’epidemia che l’ex colonia britannica ha registrato nei mesi di luglio e agosto. Lam non ha detto quando le misure entreranno in vigore, ma ha aggiunto che il ministro della Salute della città, Sophia Chan, annuncerà a breve ulteriori dettagli.

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