Renzi a El País: «Conte faccia marcia indietro sul Recovery Plan o cade il governo»
Matteo Renzi si dice pronto a fare cadere il governo. Lo fa in un’intervista al quotidiano spagnolo El País, ultimo atto di un’offensiva senza soluzione di continuità nei confronti di Giuseppe Conte. Il leader di Italia Viva minaccia di far saltare il banco nel caso in cui il premier non dovesse arretrare sulla cabina di regia per la gestione dei fondi europei. Alla domanda se «è pronto a far cadere il governo se Conte non farà marcia indietro?», Renzi risponde: «Sì, perché questo non è un problema di posti, che pure mi hanno offerto. (…) Il meccanismo del dibattito sulle regole istituzionali non può essere compensato con un piccolo accordo».
«Una misura assurda»
Conte, prosegue Renzi, «sta viaggiando in contromano su un’autostrada», ma «se recupera la lucidità e frena su questa misura assurda, siamo pronti a ragionare sulla questione». La contesa riguarda in particolare l’intenzione del premier di istituire una task force di esperti con poteri speciali incaricati di gestire i fondi in arrivo dall’Ue nell’ambito del Recovery Plan e di inquadrarla sotto l’ombrello di Palazzo Chigi. Conte, afferma ancora il leader di Italia Viva, è stato confermato presidente del Consiglio «dopo che, un anno e mezzo fa, avevamo fatto un’operazione in Parlamento contro Salvini».
«Spero che il premier su fermi»
Nel contrasto agli effetti della pandemia di Coronavirus, aggiunge Renzi, Conte «in alcune cose ha fatto meglio che in altre, ma non si può accettare che in nome dell’emergenza, 10 mesi dopo il suo inizio si arroghi tutti i poteri dello Stato per spendere questi 200 miliardi. Abbiamo rimosso Salvini per questo». Alla domanda se crede di avere in questo l’appoggio almeno di una parte del Pd e dell’opposizione, Renzi risponde: «Molti di quelli che in pubblico prendono le distanze da me, in privato riconoscono che le nostre critiche sono giuste e autentiche. Per questo spero che Conte si fermi».
La replica di Bonafede
Le parole di Renzi hanno fatto rumore all’interno della maggioranza, con Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia e capo delegazione del Movimento 5 stelle, che ha definito «irresponsabile attaccare il governo di cui si fa parte, per di più da un quotidiano estero, minacciando addirittura una crisi mentre il Consiglio Ue è ancora in corso e l’Italia sta facendo valere le proprie ragioni. Questo vuol dire indebolire deliberatamente l’Italia a livello internazionale. Non solo non è accettabile ma è irrispettoso nei confronto di tutti gli italiani».
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