Una primula nelle piazze per la vaccinazione anti-Covid: ecco come saranno i padiglioni progettati da Boeri – Il Video
Un Paese di temporali e primule, scriveva Pier Paolo Pasolini. E se il temporale della pandemia di Coronavirus è piombato addosso all’Italia senza preavviso e senza darle tregua per mesi e mesi, ora si inizia a intravedere una fioca via d’uscita. E così come le primule che iniziano ad affiorare dal terreno indicano che l’inverno freddo e cupo sta volgendo al termine, così la primula sarà il simbolo della campagna di vaccinazione di massa in Italia. Un’immagine coordinata sia di comunicazione, sia di progettazione architettonica dei padiglioni in cui verranno somministrate le dosi del vaccino, progettate ambedue pro bono dall’architetto Stefano Boeri e dal team del suo studio e presentata stamane, 13 dicembre, alla presenza del commissario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri.
«L’Italia rinasce con un fiore» è il claim che accompagna il simbolo e che accompagnerà tutta la campagna vaccinale anti-Covid. E così saranno i padiglioni che, come spiegato dal commissario Arcuri, saranno «simili a fiori che si staglieranno nelle nostre piazze, e ci permetteranno di poter intravedere la luce in fondo al tunnel».
«In questi giorni stiamo lavorando senza sosta per garantire un inizio della campagna di vaccinazione di massa – ha proseguito il commissario Arcuri -. Abbiamo condiviso con il primo produttore le modalità di ricezione e somministrazione dei primi vaccini e inizieremo le prime vaccinazioni per 1.800.000 italiani verso la prima metà di gennaio».
Arcuri: «Risolta la questione delle forniture per la somministrazione dei vaccini»
Il commissario Arcuri ha poi assicurato che negli ultimi giorni «è stata risolta la questione delle forniture per la somministrazione dei vaccini, come aghi, siringhe, cloruro di sodio», nonché «è stata lanciata la call per medici e infermieri per andare a popolare i vari padiglioni nelle piazze italiane per dare il via alla campagna vaccinale».
«In questi mesi abbiamo dato prova di essere una grande comunità e auspico davvero con tutta la forza che ho che tutta la comunità possa ritrovarsi intorno a questo simbolo», ha proseguito Arcuri. Un simbolo, «che dovrà disseminarsi nelle nostre piazze e strade», affinché, «alla fine di questa tragedia ci ricorderemo non solo del dolore, che non dovremo dimenticare mai, sottolinea Domenico Arcuri, ma ci ricorderemo anche del fiore, della primula e di tutti i cittadini che potranno tornare a uscire e rinascere».
Chi avrà precedenza al vaccino anti-Covid e chi pagherà le strutture
Rispondendo alle domande, Arcuri ha poi sottolineato che negli ultimi giorni ha «lavorato con Speranza e Boccia per consolidare i dati necessari per la prima ondata vaccinazione». Nella prima fase, secondo le prime stime, saranno infatti «1.800.0000 persone, tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari e ospiti delle Rsa ad avere la precedenza sui vaccini anti-Covid». Tuttavia, precisa il commissario speciale, «i numeri vanno ancora perfezionati secondo i dati delle varie Regioni, e ci stiamo lavorando».
Quanto invece ai costi di produzione dei padiglioni per la somministrazione del vaccino, il commissario Arcuri spiega che è tuttora «in elaborazione un budget e, nel dettaglio, la scheda del costo di realizzazione dei padiglioni». «Pensiamo che ci saranno molte persone, come l’architetto Boeri, e aziende che svolgeranno questa funzione pro bono», ha chiosato infine Arcuri.
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