Conte ammette: «In arrivo nuove restrizioni». E sulla verifica di governo: «Avanti solo se siamo uniti»
«Ascolteremo tutti i partiti, per fare in modo che l’azione di governo riparta in modo più coeso e condiviso». Così il premier Giuseppe Conte in un’intervista a La Stampa, parlando della verifica di governo in corso: «L’esecutivo deve andare avanti, ma a certe condizioni e non a qualsiasi costo. Si può governare solo se c’è fiducia reciproca». Conte poi preannuncia nuove restrizioni anti-Covid: «Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle feste natalizie. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare ad ogni costo una terza ondata».
Le tensioni nella maggioranza
Parlando dei malumori interni alla maggioranza di governo, Conte assicura di non essere preoccupato: «Sono in corso in queste ore confronti con le singole forze politiche, poi sicuramente potremmo avere anche un confronto collettivo», dice il premier. «Ci sono state chiare note critiche da parte di una forza politica, in particolare Italia Viva, ed è giusto che ci sia questo confronto». I cittadini, prosegue Conte, «devono stare tranquilli: non vogliamo, o almeno io non voglio disperdere energie rispetto all’azione di governo che in questo momento di emergenza è ovviamente ancora più intensa».
Conte non chiude al rimpasto
Incalzato da Massimo Giannini sull’ipotesi di un rimpasto, Conte risponde: «Io non le dico né che il governo non corre rischi né che sono disponibile a un rimpasto. Abbiamo una logica diversa rispetto al passato: non abbiamo nulla da nascondere. Ci sono stati posti dei problemi politici: li affronteremo, per fare in modo che il governo vada avanti». Ma questo, spiega il premier, può avvenire solo con il pieno consenso dei partiti di maggioranza: «Possiamo andare avanti a determinate condizioni. Possiamo andare avanti solo se c’è fiducia e siamo uniti tra noi. Non possiamo permetterci di affrontare le sfide enormi che ci aspettano senza condivisione. Qui nessuno vuole galleggiare, e meno che mai scaldare poltrone».
«Covid? La situazione è delicata»
Conte parla poi della situazione epidemiologica in Italia, sottolineando che «è delicata. Ma le nostre misure stanno funzionando, ci stanno consentendo di aver ripreso il controllo della curva epidemiologica. Abbiamo evitato un lockdown generalizzato, misura estrema alla quale ora è costretta la Germania e anche altri Paesi come la Gran Bretagna e l’Olanda». Il premier, però, ammette che dagli incontri di queste ore con gli esperti del Comitato tecnico scientifico il governo uscirà con nuove restrizioni: «Si rende necessaria qualche ulteriore misura restrittiva. Ci stiamo riflettendo in queste ore. Dobbiamo scongiurare a ogni costo una terza ondata, perché sarebbe devastante anche sul piano della perdita di vite umane».
«Dobbiamo vaccinare almeno 10-15 milioni di persone»
Capitolo vaccini. Il 29 dicembre Pfizer metterà a disposizione le prime dosi, poi arriveranno quelle di Moderna: «Chiaramente», dice Conte, «riguarderanno il personale sanitario e le categorie più deboli. Per avere un impatto effettivo sull’immunità, secondo gli esperti, la campagna vaccinale deve riguardare tra i 10 milioni e i 15 milioni di persone. Per ottenere questo effetto dobbiamo arrivare alla primavera inoltrata, comunque prima dell’estate».
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