I ministri della salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera: «Avviamo insieme la campagna vaccinale»
«Avviamo insieme la campagna vaccinale» contro il Coronavirus: è questo il contenuto di una dichiarazione congiunta dei ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera al termine dell’incontro di oggi in videoconferenza. Nella nota i ministri, tra cui Roberto Speranza, riaffermano la necessità di «coordinare i nostri sforzi per un utilizzo sicuro, efficiente e trasparente del vaccino anti covid-19», si legge nella nota. Nei giorni scorsi «abbiamo identificato alcuni aspetti essenziali riguardo la campagna vaccinale che dovrebbero essere coordinati dagli stati membri, specialmente a livello transfrontaliero». I ministri vogliono «promuovere il coordinamento dell’avvio della campagna vaccinale e una rapida condivisione delle informazioni tra le autorità nazionali competenti per assicurare una chiara comunicazione».
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Auspicano una «rapida condivisione delle informazioni e delle esperienze acquisite tra le autorità nazionali competenti, in particolare nel campo della farmacovigilanza durante la campagna vaccinale, nonché un impegno condiviso da parte delle autorità nazionali competenti per contrastare la disinformazione in tema di vaccini», assicurando una «comunicazione chiara e trasparente sulla vaccinazione e sulle modalità con cui verrà effettuata». Insieme a linee guida comuni «da parte delle autorità nazionali e locali competenti per i lavoratori transfrontalieri (che diventano categoria prioritaria nella vaccinazione, ndr) per assicurare la coerenza e l’efficacia della campagna vaccinale».
«E’ partito il Regno Unito e gli Usa e penso che presto partirà l’Ue con le vaccinazioni», dice oggi il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. Penso sarebbe bello partire almeno insieme a Francia e Germania. Proprio la Germania ha visto nascere il vaccino anti-Covid Pfizer-BioNTech in un suo laboratorio: il farmaco è poi stato messo in produzione dal gigante farmaceutico americano Pfizer. E il paese vede ora rallentata la distribuzione del farmaco rallentata dalle dinamiche europee in attesa dell’Ema, mentre la somministrazione è già stata approvata in via emergenziale dallle autorità regolatorie di Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Singapore, Bahrain, Arabia Saudita, Messico e Kuwait.
In copertina EPA/Liam McBurney | Una fiala del vaccino anti-covid Pfizer/BioNTech al Royal Victoria Hospital di Belfast, Irlanda del Nord, 8 dicembre 2020.
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