Coronavirus, la Fda conferma l’alta protezione del vaccino di Moderna: via libera entro venerdì. Allarme a Seul: restano liberi tre posti in terapia intensiva
Usa
Mentre gli Stati Uniti procedono con il terzo giorno di vaccinazioni di massa contro il Coronavirus, secondo il New York Times potrebbe arrivare già venerdì 18 dicembre il via libera della Fda al vaccino sviluppato da Moderna, che stando alle prime anticipazioni sugli esami dell’agenzia del farmaco americana ha dimostrato una capacità molto alta di protezione per gli adulti e per i casi più gravi. La prima revisione della Fda ha confermato le valutazioni che la stessa società farmaceutica aveva pubblicato nelle scorse settimane, quando aveva annunciato un’efficacia del 94,1% in uno studio di 30 mila persone.
Quello di Moderna sarebbe quindi il secondo vaccino a disposizione degli Stati Uniti, dopo l’approvazione e le prime somministrazioni del farmaco di Pfizer. Un rinforzo cruciale nel contrasto alla pandemia, quando gli Stati Uniti registrano ancora un nuovo record di contagi, con oltre 248 mila casi nelle ultime 24 ore, secondo la Johns Hopkins University, e 2.706 morti. Se dovesse arrivare il via libera della Fda nei prossimi giorni, Moderna fornirà una prima fornitura di 6 milioni di dosi. Secondo gli accordi firmati dal governo americano sia con Moderna che con Pfizer, nel primo trimestre del 2021 è previsto l’arrivo di 200 milioni di dosi, utili a vaccinare 100 milioni di persone, essendo necessarie in entrambi i casi due dosi per ogni persona.
Corea del Sud
La terza ondata di contagi in Corea del Sud sta mettendo in crisi il sistema sanitario nazionale, in particolare nella capitale Seul, dove secondo i funzionari della Korea disease control and prevention agency sono rimasti liberi solo tre posti letto di terapia intensiva, in una città che conta 26 milioni di abitanti. Solo nelle ultime 24 ore, la Kdca ha registrato 1.078 nuovi casi, il dato più alto dall’inizio della pandemia, mentre i decessi sono stati 12. A preoccupare più di tutti, riporta il Guardian, è il dato sui casi gravi che è raddoppiato nelle ultime due settimane, raggiungendo quota 226.
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