Dai mosaici del riciclo agli oggetti (eco) tech: le idee dei giovani artigiani per un regalo di Natale davvero green
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Prendersi cura del pianeta è un impegno che non è difficile sostenere anche a Natale, quando i doni pensati per le persone amate possono trasformarsi in piccoli grandi passi per la tutela dell’ambiente. Per l’amico eco friendly, ma anche per i parenti meno sensibili al problema, ecco 3 soluzioni per un regalo etico ed ecologico, provenienti direttamente dalle mani magiche di giovanissimi artigiani e imprenditori del bio mercato:
1. Per un regalo d’arte sostenibile (e proprio bello) c’è Lady Be
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Classe 1990, Letizia Lanzarotti, in arte Lady Be, realizza da anni opere stupende interamente composte da oggetti di riciclo. Sono mosaici contemporanei che attraverso bottoni, pezzi di bigiotteria e tappi di bottiglia, fanno rivivere i volti delle principali icone del passato. Nel lavoro di lady Be nulla va perduto, cerca oggetti nei mercatini e nelle scuole, li cataloga per colore e poi li utilizza nella maniera più creativa ed ecologica possibile. Un regalo di grande impatto per chiunque ami l’arte, i colori, l’artigianato, e non ultimo la tutela dell’ambiente. Tra le opere più famose di Lady Be ci sono i volti di Jim Morrison, Audrey Hepburn, Mozart, Gandhi, Rossella O’hara e poi, come è facile da intuire anche dal nome d’arte, i ritratti della sua passione più grande, i Beatles. (Scegli l’opera che più ti piace).
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2. Per accessori circolari c’è Feeling Felt
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Le idee più importanti iniziano spesso da un viaggio, quando la mente si apre a nuovi mondi da esplorare e confini da superare. Quello che è successo a Barbara Gangemi e Francesca Cruañes Rossini è una cosa molto simile: «Tutto ebbe inizio da un viaggio nel sud Italia nell’estate 2018 che ci ha fatto realizzare quanto il problema dell’inquinamento da plastica fosse incredibilmente reale e sempre più grave», raccontano le due artigiane imprenditrici, fondatrici di Feeling Felt. «Le famose Maldive del Salento e le grotte più belle d’Italia erano un mare di rifiuti: l’esigenza di cambiare le cose ci ha spinto a creare una realtà a basso impatto ambientale».
E così con una campagna crowdfunding le due amiche e colleghe iniziano l’avventura: zaini, custodie per laptop, portachiavi tutti realizzati con un feltro costituito al 100% dal riciclo di bottiglie di plastica post-consumer. E poi un successo ancora più grande con le borse della linea Back To Nature, ricavate invece da sughero naturale e Piñatex, il materiale innovativo derivato dagli scarti dell’ananas. (Clicca qui per sbirciare tutti i prodotti!)
3. Il regalo (eco) tech di VaiaWood: da una storia di distruzione alla rinascita della natura
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Federico Stefani, Paolo Milan e Giuseppe Addamo sono i tre amici e colleghi universitari dietro alla giovanissimi start up Vaia Wood. Nata nel 2019 e già entrata nel cuore di tanti sostenitori dell’ambiente anche per la sua storia particolare, è un’idea che permetterà di fare un regalo tecnologico senza necessariamente scendere a compromesso con il mostro dell’inquinamento. «Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre 2018 le Dolomiti hanno conosciuto Vaia: oltre 42 milioni di alberi sono stati abbattuti dalla forza di una violenta tempesta», spiegano i tre ragazzi che hanno così raccolto la sfida di recuperare il legno degli alberi caduti per ridare loro nuova vita.
«Vaia è una cassa passiva, un amplificatore che produce suoni caldi e profondi. La sua spontanea caratteristica di amplificazione viene data dall’abete rosso, famoso perché usato dai liutai per costruire strumenti a corda», spiegano i creatori. Una parte del ricavato del regalo acquistato andrà a promuovere iniziative ecologiche e a favorire la piantumazione di altri alberi. Nel video qui di seguito sono i tre ragazzi a spiegarvi tutti i dettagli di una storia dal profondo significato umano ed ecologico.
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