Stiamo reggendo la seconda ondata? Cartabellotta durissimo con Conte: «Ottimismo e zero autocritica: con misure blande 30 mila morti da settembre»
Basterebbe guardare il solo andamento delle morti per Coronavirus negli ultimi mesi per far cadere ogni dubbio sull’introduzione di nuove misure restrittive per il periodo natalizio. Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, non si spiega invece come il premier Giuseppe Conte fino a ieri, 15 dicembre, parlasse di «qualche ritocchino» possibile sulle misure delle prossime settimane. E commentando la situazione italiana, il premier ha poi aggiunto: «Con misure calibrate e ben circoscritte stiamo reggendo bene questa seconda ondata». Duro l’attacco di Cartabellotta: «L’ottimismo regna sovrano – scrive il medico su Twitter – autocritica inesistente». Autocritica che dovrebbe arrivare dal governo sugli errori che hanno portato a un bilancio drammatico delle vittime, come mostra lo stesso Cartabellotta citando due dati sufficienti a descrivere la gravità della situazione: «30 mila decessi dal 1° settembre, di cui 20 mila nell’ultimo mese».
Cifre pesantissime che hanno portato l’Italia al primo posto tra i Paesi con più vittime in Europa. E non si giustifica alcun ottimismo neanche guardando il confronto dei dati dei decessi tra la prima e la seconda ondata, come sottolinea in risposta a Cartabellotta un utente, Antonio Caramia, ingegnere gestionale: «Si vede che la curva nella seconda ondata non decresce come nella prima… – scrive Caramia – Proprio perché le misure messe in campo sono più blande…». Dati che dovrebbero sgombrare il campo da ogni incertezza su cosa decidere a proposito di un lockdown a Natale.
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