È morto di Coronavirus Donato Bilancia, il serial killer dei treni
Donato Bilancia, nato a Potenza nel 1951, è deceduto al carcere Due Palazzi di Padova dopo aver contratto il Coronavirus. Al serial killer, già condannato a 13 ergastoli per 17 omicidi e a 16 anni per un tentato omicidio, sono stati attribuiti diversi delitti commessi tra il 1997 e il 1998 tra la Liguria e il Piemonte. I primi anni di carcere li ha scontati al carcere di Marassi a Genova, poi è stato trasferito a Padova, dove oggi è morto.
Soprannominato «il mostro dei treni» o il «serial killer delle prostitute», è stato arrestato nel 1998 quando venne tradito da una Mercedes nera, usata per alcuni spostamenti. Tra gli omicidi più efferati c’è quello commesso il 12 aprile 1998 sull’intercity La Spezia-Venezia, quando – dopo aver distrutto la porta del bagno del vagone – uccise Elisabetta Zoppetti. 32 anni, milanese, infermiera: era il giorno di Pasqua.
Le manette ai polsi erano scattate dopo che il Gip aveva contestato a Bilancia l’omicidio di Evelyn Tessy Adodo, una prostituta uccisa a Cogoleto il 29 marzo 1998 con un colpo di pistola calibro 38. A tradirlo due mozziconi di sigaretta, la testimonianza del proprietario della Mercedes usata dal killer e una donna che era riuscita a sfuggirgli. Qualche giorno dopo è arrivata la confessione fiume dell’uomo davanti al pm Enrico Zucca. Ignoto il movente dei suoi delitti.
Foto in copertina di repertorio: ANSA | LUCA ZENNARO
Leggi anche:
- La strage silenziosa dei medici morti per Covid. Sono 262: ecco i loro nomi
- Coronavirus, salgono i nuovi contagi con meno tamponi: +18.236. I decessi sono 683 in 24 ore
- Coronavirus, in Lombardia lieve calo dei nuovi contagi: +2.730. Sono 68 i decessi in 24 ore
- Vaccini anti-Covid dal 27 dicembre ma in Italia mancano medici e infermieri. E le dosi rischiano di non bastare
- Coronavirus, in Veneto 1.154 nuovi positivi e 92 morti. Zaia ferma la mobilità pomeridiana tra Comuni – Il video