I dubbi sugli effetti collaterali del vaccino Pfizer, l’esperto: «Mal di testa e febbre si risolvono in un giorno». E anche gli allergici non devono aver paura
Secondo Guido Forni, accademico dei Lincei ed ex ordinario di Immunologia, il vaccino Pfizer si sta dimostrando più forte del previsto. Come spiega a La Stampa, usando un linguaggio tecnico, è reattogenico, cioè induce reazioni più aggressive dei vaccini soliti. Il farmaco contro il Coronavirus dove è stato già somministrato ha provocato effetti collaterali su circa la metà delle persone, in gran parte giovani: in particolare mal di testa, febbre e brividi, «che però si risolvono in 24 ore», spiega Forni.
L’immunologo ritiene sia «importante raccontare questi dettagli per preparare la popolazione ed evitare paure inutili». Febbre ed emicrania sono passeggeri, malesseri blandi «che indicano che il vaccino induce una reazione particolare»; certo è che dopo essersi sottoposti a vaccinazione il giorno dopo non vanno presi impegni importanti. Siamo abituati a vaccini iper studiati come l’antinfluenzale, che non dà nessun fastidio», sottolinea ancora Forni.
Attenzione però a soffrire di allergie pregresse: in quel caso le reazioni potrebbero essere più spiacevoli e intense. «Gli allergici in rari casi possono provare dei fastidi maggiori. Va detto che reazioni del genere si sviluppano entro pochi minuti e i luoghi di vaccinazione sono molto attrezzati per questo». Quello che si verifica è qualcosa di molto vicino ad uno shock anafilattico: nello specifico, «un abbassamento di pressione, uno svenimento, disturbi controllabili nella sede adatta e con alcuni farmaci».
La temperatura
L’altro problema del Pfizer è poi la temperatura. «Va scongelato da meno 80 gradi e diluito, dunque richiede una certa manualità. Per questo si potrà fare solo negli ospedali e in luoghi dedicati, mentre vaccinare in posti meno medici aiuterebbe a rendere più gradevole il tutto», dice Forni a La Stampa. In compenso Pfizer garantisce un’efficacia del 95 per cento: «Teoricamente sì, ma bisognerà vedere quella reale e quanto durerà nel tempo. E poi come quasi tutti i vaccini va fatto in due dosi».
Il parere degli allergologi
«Secondo la letteratura scientifica disponibile, le reazioni allergiche ai vaccini sono eventi estremamente rari che si possono potenzialmente verificare con tutte le tipologie di vaccino». Questo è quanto dichiarato dagli esperti dell’Associazione allergologi immunologi italiani territoriali e ospedalieri (Aaiito) ad Adnkronos. Dopo gli effetti collaterali registrati da alcuni pazienti in seguito alla somministrazione del vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech i medici tengono a tranquillizzare i pazienti. «Nessuno dovrà essere escluso dalla profilassi, nemmeno chi ha avuto reazioni allergiche in passato», hanno detto, invitando le istituzioni a creare un registro delle reazioni allergiche.
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