In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
CULTURA & SPETTACOLOMusicaSvezia

«Tutto il resto è insopportabile»: la musica di registratori di cassa e sacchetti di plastica è la nuova hit (targata Lidl)

18 Dicembre 2020 - 08:30 Redazione
Non solo sneaker e magliette: ecco la nuova compilation firmata dalla sede svedese del discount

Perché fermarsi a sneaker e magliette quando puoi sconfinare nel magico mondo della musica d’ambiente – per gli anglofili, l‘ambient music? L’idea è venuta alla squadra di creativi di Lidl, la catena di discount che ha monopolizzato le cronache e le pagine social per giorni per la storia delle scarpe da ginnastica iper colorate e la relativa speculazione sul web.

Così i manager di Lidl Svezia hanno inciso un disco le cui tracce sono state realizzate grazie alla registrazione dal vivo dei suoni che solitamente si avvertono proprio all’interno di un supermercato: il bip della cassa, lo sfrigolio dei sacchetti di plastica quando vengono agitati per poterli aprire, pacchetti di merce che strisciano sul rullo. Quello che viene fuori è un album composto da 21 brani per una durata di oltre 73 minuti.

Come spesso accade per questi fenomeni a primo acchito bislacchi, la faccenda è passata in sordina. La compilation, intitolata Allt annat är olidligt – che tradotto sta per Tutto il resto è insopportabile – è stata pubblicata il 20 agosto 2019 senza chissà quale accoglienza. Improvvisamente, mesi dopo, l’album è esploso e dallo scorso 12 dicembre ha fatto registrare un’impennata di ascolti. Tant’è che adesso è possibile ascoltarlo addirittura su Spotify come un disco qualunque. Una delle tracce è già stata ascoltata più di 14 mila volte.

A voler elevare il fenomeno, si potrebbe associare questo album a un ritorno sulle scene del rumorismo o bruitismo (dal francese bruise, rumore), diventato in seguito noise music, l’arte dei rumori. Inaugurata negli anni dieci del Novecento dal compositore e pittore futurista Luigi Russolo, è stata ripresa decenni dopo anche da artisti come Jimi Hendrix e Lou Reed. Ma, forse, è più semplicemente un altro tentativo riuscitissimo della catena di discount che, ancora una volta, diventa oggetto di culto.

Continua a leggere su Open

Leggi anche:

Articoli di CULTURA & SPETTACOLO più letti