Piano pandemico, ecco le mail di Zambon all’Oms: «Ritirare il report sull’Italia avrà conseguenze catastrofiche»
Francesco Zambon, uno degli autori del rapporto critico sulla risposta italiana alla pandemia di Coronavirus pubblicato il 13 maggio dall’Oms ma rimosso il giorno dopo, avvertì i vertici dell’Organizzazione mondiale della Sanità che molte persone sarebbero morte se il documento fosse stato ritirato. A riportarlo è l’agenzia Associated Press, che ha visionato le email di Zambon al capo dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, e che aggiunge ulteriori dettagli sulle comunicazioni tra i soggetti chiave della vicenda, dopo quelli già emersi da un articolo del Guardian dell’11 dicembre scorso.
Zambon parlò di «uno scandalo di proporzioni enormi»
Zambon mise in guardia dal rischio di uno «scandalo di proporzioni enormi, in un momento delicato per l’agenzia Onu con l’imminente inchiesta sul Covid-19». L’Oms, secondo i documenti interni visti dall’Ap, aveva approvato la pubblicazione del testo, salvo poi ritirare il report a causa di «inesattezze fattuali». L’Oms ha negato di aver subito pressioni dal governo italiano affinché fosse rimosso. Nel testo si sosteneva che il ministero della Salute non aveva aggiornato il piano pandemico italiano dal 2006 e che nel 2017 era stato riconfermato senza sostanziali cambiamenti.
Secondo Ap, in una email del 13 maggio il direttore vicario dell’Oms Ranieri Guerra scrisse a Zambon che l’Italia aveva appena fatto una donazione volontaria di 10 milioni di euro all’agenzia Onu e che stavano per iniziare i negoziati per ili finanziamento dell’ufficio dell’Oms di Venezia. «Ci sono già segnali di agitazione nelle istituzioni italiane e di un risentimento non necessario contro l’Oms», scrisse Guerra a Zambon il 14 maggio. Il giorno dopo, anche il capo dell’Oms Europa, Hans Kluge, scrisse al ricercatore, spiegando che il ministro della Salute Roberto Speranza era stato «molto contrariato» dal rapporto: il governo italiano, disse, si sente «costantemente attaccato dalla stampa e ogni parola può essere interpretata male. Si sono sentiti calpestati da un amico».
Kluge: «Abbiamo bisogno che il ministero sia felice»
Kluge aggiunse che avrebbe proposto a Speranza di includere funzionari italiani nella revisione del rapporto: «Abbiamo bisogno di un ministero della Salute felice e di dare il via libera per Venezia», disse riferendosi al finanziamento per l’ufficio nella città lagunare. Intanto Zambon aveva avvertito Ghebreyesus e Kluge che si sarebbero messe a rischio molte vite in tutto il mondo negando le «lezioni imparate» dall’Italia.
«Una grande squadra di esperti ha lavorato giorno e notte con un obiettivo: assicurare che quanto avvenuto in Italia non si ripetesse in quei Paesi temporalmente indietro nella curva epidemica», scrisse Zambon a Kluge il 27 maggio. «Il rapporto contiene messaggi importanti, estrapolati dai fatti su cosa ha funzionato (molte cose) e sui punti ciechi del sistema». Il giorno dopo, in un messaggio a Ghebreyesus, Zambon avvertì del «rischio di un danno catastrofico in termini di indipendenza e trasparenza se una versione ‘censurata’ della pubblicazione venisse modificata».
Leggi anche:
- Coronavirus, il ricercatore dell’Oms sul dossier pandemico sparito: «Ranieri Guerra mi ha minacciato»
- Coronavirus, il ricercatore dell’Oms sul piano pandemico: «Ranieri Guerra mi chiedeva di falsificarlo»
- Coronavirus, la versione di Ranieri Guerra sul rapporto Oms sparito in 24 ore: «La sede di Copenaghen lo ritirò, non io»
- Piano pandemico, la versione dell’Oms: «Il governo italiano non ci ha mai chiesto di rimuovere il report»
- Piano pandemico, Di Maio scrive all’Oms: «Permettete ai vostri esperti di essere ascoltati dalla Procura»
- Tegola su Ranieri Guerra, l’Oms verso il ritiro delle deleghe dopo il caos per il documento scomparso sulla pandemia
- Il documento dell’Oms censurato, Guerra rompe il silenzio: «Presentava inesattezze, ma non l’ho ritirato io»
- Ritardi nascosti, centri smantellati e modelli ignorati: le ombre sull’operato di Guerra e Ricciardi nella gestione della pandemia
- L’Oms e il documento critico con l’Italia censurato. L’autore al Guardian: «Mi vietano di parlare coi pm. Speranza conosceva quel testo un mese prima della sua rimozione»
- Report e il documento Oms censurato. Spunta una mail del capo dell’organizzazione in Europa: «Speranza è infastidito, faremo una nuova versione concordata con lui»