Decreto di Natale, le Faq: cosa si può fare in zona rossa e arancione?
Dopo il via libera al decreto di Natale, che prevede limitazioni agli spostamenti e che istituisce una zona rossa nei giorni festivi e prefestivi per contenere la pandemia del Coronavirus, molte sono le domande che i lettori ci hanno posto. In attesa che il governo aggiorni la sezione delle Faq con nuovi eventuali chiarimenti, considerando anche le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di ieri, il testo già pubblicato può fornire le prime risposte alle diverse domande che i lettori ci stanno inviando.
Le slide del governo con le regole del periodo natalizio
Le domande e le risposte sul decreto di Natale
Siamo una coppia di genitori. Possiamo invitare a pranzo nostro figlio con la sua famiglia?
Sì, il decreto di Natale e Capodanno consente lo spostamento, anche nei giorni “rossi”, di due persone non conviventi, solo una volta al giorno, non oltre le ore 22. Badate bene, è previsto il limite massimo di due persone, esclusi i minori di 14 anni, le persone disabili o non autosufficienti conviventi. Quindi il figlio, con la moglie e un bambino sotto i 14 anni, potrà trascorrere il Natale o il Capodanno a casa dei propri genitori. Non potrà farlo, invece, il figlio con la moglie e un ragazzo che ha più di 14 anni.
Posso invitare a pranzo i nonni?
Sì, ma con la massima precauzione. Gli anziani sono i soggetti più fragili e proprio in famiglia il rischio di contrarre il virus è molto elevato. Anche in questo caso vale la regola delle due persone non conviventi per abitazione e fino al massimo di una volta al giorno.
Se ho una famiglia di quattro persone, con figli con età superiore ai 14 anni, posso spostarmi a casa dei nonni per il pranzo di Natale?
No, quattro persone non conviventi non possono recarsi nella stessa abitazione privata. Al massimo – se proprio necessario – saranno i nonni a spostarsi, sempre nel limite di due.
Se utilizziamo due auto differenti, possiamo io, mia moglie e i miei due figli maggiorenni andare a casa dei nonni?
Assolutamente no. Il testo è chiaro: ogni abitazione privata può accogliere al massimo due persone, una sola volta al giorno dalle 5 del mattino alle 22, orario in cui scatta il coprifuoco (che non è stato posticipato). Quindi, in questo caso, bisognerà restare a casa o, al massimo, lasciare che solo due componenti della famiglia raggiungano la casa dei nonni. Solo due, non di più.
Il giorno di Natale (giorno rosso) posso andare a pranzo a casa di mia sorella che abita in un altro comune?
Sì, sempre nel limite di due persone e solo nella stessa regione (e sempre non oltre le ore 22). Nei giorni arancioni, invece, quando la mobilità è sempre consentita nel proprio comune, sarà possibile allontanarsi fino a 30 chilometri nel caso di piccoli comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti «con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia».
Posso fare il pranzo di Natale dai nonni e la cena dagli zii?
No, è consentito lo spostamento di due persone, nell’ambito della propria regione, nel limite di una volta al giorno e presso una sola abitazione privata. Resta salvo il coprifuoco alle ore 22 anche la vigilia di Natale e Capodanno.
Si può festeggiare il Capodanno all’aperto? E sono vietati i botti?
No, sono vietate le uscite se non per comprovate esigenze. E festeggiare la fine dell’anno non lo è. I botti non sono vietati – eventualmente decideranno i singoli comuni con apposite ordinanze – ma non si possono creare assembramenti.
Anche a Natale e Capodanno è in vigore il coprifuoco?
Sì, sempre dalle 22 alle 5. Nessuna deroga.
La polizia può fare controlli all’interno delle abitazioni?
Il premier Giuseppe Conte è stato molto chiaro. Questo non è possibile in uno stato liberal-democratico come il nostro, a meno che ci sia il sospetto che qualcuno stia commettendo un reato all’interno di un’abitazione privata. L’appello del governo, dunque, è alla responsabilità. Intanto il Viminale, che schiererà 70mila uomini sulle strade di tutta Italia, eseguirà controlli a tappeto sugli spostamenti tramite autocertificazioni. Va da sé che le forze dell’ordine potranno verificare la veridicità delle informazioni acquisite.
Gli spostamenti dovranno essere giustificati con le autocertificazioni?
Sì, scarica il modulo.
Nell’autocertificazione devo indicare anche il nome della persona in cui sto andando?
No, per la legge sulla privacy i cittadini non sono tenuti a indicare il nome della persona o delle persone che andranno a trovare nei giorni rossi. Chiaramente bisognerà indicare l’indirizzo di partenza e quello di arrivo.
Posso andare a messa? Serve l’autocertificazione?
Sì, le celebrazioni sono sempre consentite, in condizioni di sicurezza e nel rispetto del coprifuoco delle ore 22. Bisogna recarsi, comunque, nei luoghi di culto più vicini. La Cei, inoltre, consiglia di portare con sé l’autocertificazione nei giorni rossi per facilitare gli eventuali controlli. Nei giorni arancioni, invece, i fedeli potranno raggiungere liberamente qualsiasi luogo sacro nel proprio comune di residenza, domicilio o abitazione. Se il comune ha una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, è possibile andare in chiese situate in altri comuni che non siano capoluoghi di provincia e comunque nel raggio di 30 chilometri.
Posso invitare un amico al pranzo di Natale o di Capodanno? Chi sono le “persone” autorizzate allo spostamento verso abitazioni private?
Sì, è possibile ricevere a casa sia un amico/a sia il partner, sempre dalle 5 alle 22. Quindi nessun cenone di Capodanno. Stavolta, a differenza della prima fase, non è stato inserito il riferimento (tanto discusso) ai congiunti. Quindi, chiunque potrà recarsi presso un’altra abitazione privata, purché rispetti i limiti spiegati sopra.
Dopo essere stato da un amico a pranzo, è consentito il rientro a casa?
Sì, certo.
Posso rientrare sempre nella mia residenza?
Sì, è sempre consentito tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Posso raggiungere un amico o un parente che abita in un’altra regione?
No, deve avvenire sempre all’interno della stessa regione, a meno che non si tratti di motivi di lavoro, salute o urgenze. Quindi non sono giustificati, e non rientrano nei motivi di necessità, pranzi, cene o caffè.
Quali sono i giorni di semi libertà, quelli in cui non vale la zona rossa?
Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio 2021 l’Italia sarà in zona arancione. In tutti gli altri casi, quindi 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021 – saremo in zona rossa (con negozi, centri estetici, bar, ristoranti e centri commerciali chiusi. Consentito l’asporto fino alle 22, sempre ammesse le consegne a domicilio). Fino al 23 dicembre, invece, la situazione resterà immutata: dal 21 dicembre vietato lo spostamento verso altre regioni, se non per comprovati motivi.
Nei giorni arancioni si può uscire di casa? E i negozi restano aperti?
Sì, ma solo all’interno del proprio comune. Sono altresì consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e nel raggio di 30 chilometri, «con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia». Restano chiusi bar e ristoranti, con asporto fino alle 22 e consegne a domicilio sempre consentite. Aperti i negozi fino alle 21.
Posso andare nella mia seconda casa?
Sì, nella stessa regione durante l’intero periodo delle feste, quindi al 24 dicembre al 6 gennaio 2021.
Nei giorni rossi posso uscire di casa per comprare una pizza o per andare a fare sport?
Sì, è consentita l’attività motoria – quindi anche la passeggiata – nei pressi dalla propria abitazione e quella sportiva all’aperto ma solo in forma individuale. Per quanto riguarda l’acquisto di beni alimentari, è sempre ammesso: quindi è possibile recarsi al supermercato così come in pizzeria per l’asporto, ma fino alle 22.
Posso andare nel parrucchiere o nel barbiere nei giorni rossi?
Sì, nei giorni di zona rossa sarà possibile andare dal parrucchiere, dal barbiere ma anche in farmacia, edicola, tabaccheria e lavanderia.
Se sono in zona rossa posso portare mio figlio a giocare al parco?
Sì, è consentito l’accesso dei minori, insieme ai loro familiari, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici per svolgere attività ludiche o ricreative.
Cosa si rischia in caso di inosservanza delle regole sugli spostamenti?
Una multa da 400 a 1.000 euro.
Da sapere:
- Il testo del Decreto di Natale 18 dicembre 2020 (Pdf)
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