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Dalle seconde case ai rientri: ecco le regole per gli spostamenti dal 21 dicembre al 6 gennaio – La guida

20 Dicembre 2020 - 09:55 Felice Florio
Gli incontri nelle abitazioni private. Il nodo dei piccoli Comuni. L’uso dell’autocertificazione. Le coordinate per muoversi senza incorrere in sanzioni

Con l’ultimo decreto di Natale approvato dal governo cambiano nuovamente le regole per gli spostamenti nell’ambito delle misure anti-Covid. Il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre, e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio l’Italia sarà zona rossa. Mentre 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio passerà ad arancione. Prima che scatti il semaforo, di giorni gialli restano il 21, 22 e 23 dicembre, e neanche in tutte le Regioni (la Campania ha deciso di rimanere arancione, ndr). In questo quadro, perdere le coordinate è semplice, soprattutto per quanto riguarda il nodo degli spostamenti. Ecco una guida su come e dove è possibile muoversi durante queste festività natalizie.

Gli spostamenti: tra seconde case e rientro alla residenza

Da domani, 21 dicembre, nei 17 giorni – 3 in fascia gialla, 10 in rossa e 4 in arancione – che ci separano dall’Epifania, sarà sempre vietato lo spostamento tra Regioni, salvo le comprovate esigenze di salute, lavoro o necessità. Il rientro alla residenza, però, è sempre permesso. Raggiungere le seconde case sarà possibile solo se queste si trovano all’interno dei confini della Regione nella quale si risiede già, ma lo si potrà fare anche nei giorni festivi contrariamente a quanto disposto con il Dpcm del 3 dicembre. A prescindere dalle fasce di rischio, ogni spostamento dovrà avvenire dalle 5 del mattino alle 22. Nelle altre ore è in vigore il coprifuoco. Il primo giorno dell’anno ci si potrà spostare dalle 7 del mattino alle 22.

Gli incontri a casa: cosa bisogna scrivere nell’autocertificazione

Che ci si trovi in fascia gialla, arancione o rossa, il decreto permette uno spostamento al giorno verso un’abitazione privata – sia di parenti o amici – situata entro i confini regionali. Lo spostamento è consentito a un massimo di due persone non conviventi. I minori di 14 anni e le persone non autosufficienti non contribuiscono al raggiungimento della soglia. Se fermati dalle forze dell’ordine, ad eccezione delle giornate in fascia gialla, bisognerà consegnare o compilare sul momento un’autocertificazione. Nel documento è necessario scrivere luogo di partenza e destinazione dello spostamento, ma non occorre indicare il nome delle persone da incontrare o già viste: sarebbe una violazione della legge sulla privacy. Possibile anche andare a Messa: le funzioni saranno anticipate in modo da consentire il rientro a casa per le 22. Anche in questo caso bisogna portare con sé l’autocertificazione.

Il caso dei piccoli Comuni: consentito muoversi entro il raggio di 30 km

Sono solo quattro i giorni in cui chi risiede nei Comuni con meno di 5mila abitanti può beneficiare di qualche concessione in più. Il 28, 29, 30 dicembre e il 4 gennaio, ovvero nel periodo arancione sul calendario del rischio, ci si potrà spostare in un raggio di 30 chilometri dal territorio in cui si risiede, senza però poter entrare nel territorio comunale dei capoluoghi di provincia. Nel caso di violazione di una delle precedenti misure, i cittadini possono ricevere una sanzione che va da 400 a 1.000 euro. La multa è ridotta se il pagamento avviene entro cinque giorni.

I viaggi all’estero: obbligatoria la quarantena al rientro

Le ultime misure messe in campo dal governo regolano solo gli spostamenti e i comportamenti da tenere all’interno del territorio nazionale. Si potrà andare all’estero tanto per turismo quanto per ricongiungersi a familiari. Al rientro in Italia, però, sarà necessario trascorrere 14 giorni in quarantena.

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