Coronavirus,Veneto: 2.853 casi e 47 nuovi decessi. Zaia firma ordinanza: «Obbligo di tampone per chi arriva da Gran Bretagna e Irlanda»
Sono +2.583 i nuovi positivi alla Covid-19 in Veneto registrati dall’ultimo bollettino regionale, per un numero complessivo da inizio pandemia pari a 219.506. Nella consueta conferenza stampa sui dati, il presidente Luca Zaia ha comunicato l’aumento di +5 unità per le terapie intensive, +21 per l’area non critica, per un numero attuali di ricoveri ordinari pari a 2.901. La pressione ospedaliera preoccupa ancora il territorio, con un numero di nuovi attualmente positivi pari a 101.474. In aumento di +47 il numero decessi per un totale di 5.481. «Sono dati del lunedì che andranno confermati in settimana», ha ricordato il presidente Zaia, annunciando la firma in mattinata di una nuova ordinanza.
«Arginare la diffusione della variante nella regione»
Il tema è quello della variante Covid proveniente dal Regno Unito. La decisione di Zaia è stata quella di mirare al contenimento anche sul territorio regionale, sulla scia della decisione presa dal ministro Speranza di chiudere i voli da e per la Gran Bretagna. «Tutti i soggetti che negli ultimi 15 giorni sono entrati nel territorio veneto provenienti da Gran Bretagna o Irlanda, direttamente o indirettamente, saranno obbligati a sottoporsi al test molecolare o antigenico» ha spiegato Zaia. I test saranno effettuati in aeroporto o nei punti tamponi degli ospedali e in caso di esito positivo «sarà impegno della struttura che ha eseguito la pratica di richiedere ai laboratori regionali il sequenziamento del virus».
L’obiettivo è quello di isolare dunque la variante che entra nella regione impedendone la diffusione. «Abbiamo già invitato le microbiologie a selezionare un campione random dei viaggiatori risultati positivi prima della notizia della variante per provare a capire se nel recente passato ci sia stato già qualcuno che l’ha contratta: pensare che non ci sia è molto improbabile», ha poi fatto sapere il presidente. Per tutti quelli tornati da Gran Bretagna o Irlanda almeno un mese fa e risultati positivi al tampone, l’ordinanza obbliga a segnalare il loro esito ai dipartimenti di prevenzione.
«Questo al fine di raccogliere anche campioni per il confronto con quelli attuali» ha spiegato Zaia, sottolineando come in questo momento creare un ulteriore «argine epidemiologico» sia fondamentale. «Cerchiamo di creare ulteriore argine dal punto di vista epidemiologico intercettando gli eventuali ingressi». Intanto per l’unico volo ancora in aria dopo l’ordinanza del ministro Speranza «è stato tamponato questa notte». Anche l’ultimo atterrato poco prima a Verona ha visto l’esecuzione dei test per tutti i passeggeri.
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