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Svizzera: 200 turisti britannici ‘fuggono’ in Francia nella notte per evitare la quarantena da variante Covid

27 Dicembre 2020 - 23:05 Redazione
Alcuni di loro, dopo aver violato la quarantena, si sarebbero diretti verso la Francia, malgrado il governo elvetico avesse predisposto dei voli di rimpatrio

Dovevano restare in quarantena dopo l’individuazione della variante Covid isolata nel Regno Unito, al fine di contenerne la diffusione in Svizzera dove erano in vacanza. Ma, secondo quanto riferito dal Guardian, circa 200 turisti britannici, nella notte, si sono dati alla fuga. Già, perché se il governo elvetico aveva predisposto l’obbligo di autoisolamento per 10 giorni dalla data di arrivo in Svizzera (con effetto retroattivo, ndr) per circa 420 turisti provenienti dal Regno Unito, quasi la metà di loro ha deciso di darsela a gambe, approfittando della notte per fuggire dagli hotel e dai rifugi nei pressi della località sciistica di Verbier, nel canton Vallese.  

Ad accorgersi della fuga sono stati gli stessi albergatori che hanno notato il mancato consumo delle colazioni e l’assenza di richieste di pasti dalle camere dove erano isolati i turisti, secondo quanto riportato dal settimanale SonntagsZeitung. Marc Sandoz, portavoce del comune di Bagnes (di cui Verbier è frazione, ndr) ha spiegato come «molti turisti britannici sono rimasti in quarantena per un giorno prima di allontanarsi inosservati grazie al buio». «Non si possono biasimare – ha proseguito Sandoz -. Nella maggior parte dei casi, la quarantena era insostenibile. Immaginate di stare con quattro persone in una camera d’albergo di 20 metri quadrati». 

E malgrado il governo svizzero abbia organizzato dei voli di rimpatrio verso la Gran Bretagna per i numerosi turisti giunti in terra elvetica dal 14 dicembre in poi (circa 10mila), secondo le prime ricostruzioni, alcuni turisti fuggiti dalla località sciistica non si sarebbero imbarcati su quei voli di rimpatrio, bensì si sarebbero spostati in Francia, contattando successivamente le strutture di Verbier per chiedere se avrebbero dovuto pagare le notti prenotate per il pernottamento.

In copertina ANSA | Foto d’archivio

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