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Coronavirus, Bergamo si dichiara persona offesa nell’indagine per epidemia colposa. Gori: «Necessario visto il numero di morti»

28 Dicembre 2020 - 19:29 Redazione
«È un segnale forte e significativo. Vogliamo solo agire nell’interesse dei cittadini – sono le parole del sindaco di Bergamo -. Confido che altri Comuni facciano la stessa scelta»

Il Comune di Bergamo si dichiarerà persona offesa nell’indagine preliminare della Procura per epidemia colposa sull’epidemia da Coronavirus. Lo ha deliberato oggi, 28 dicembre, la giunta del Comune di Bergamo secondo cui «se la Procura deciderà di promuovere l’azione penale, con il rinvio a giudizio, allora il Comune si costituirà parte civile». Ad annunciarlo nel pomeriggio il sindaco Giorgio Gori che ha definito la decisione una mossa «giustificata e necessaria» dettata «dall’elevato numero di vittime» e «dall’eccezionale impatto» della pandemia su una tra le aree più colpite in assoluto in Italia, a cominciare dai Comuni di Nembro e Alzano Lombardo, tra i primi ad aver visto una diffusione imponente del virus e sui quali si scatenò una guerra di responsabilità per il ritardo con cui fu istituita la zona rossa.

Cosa significa per le indagini

Costituendosi persona offesa, il Comune di Bergamo sarà nella condizione di poter presentare – nella fase delle indagini preliminari – elementi utili a ricostruire la vicenda e memorie indispensabili a fare fare luce sull’inchiesta. Inoltre, procedendo in questo modo, sarà possibile per il Comune partecipare alle perizie dell’autorità giudiziaria e Bergamo potrà essere informata di una eventuale richiesta di archiviazione da parte della Procura e, se lo vorrà, potrà presentare un atto di opposizione all’archiviazione. Nel caso in cui ci fosse un rinvio a giudizio, poi, il Comune potrà costituirsi parte civile e quindi esercitare l’azione civile e risarcitoria nel processo penale.

Il sindaco Gori: «È un segnale forte e significativo»

Per il sindaco Gori si tratta di un atto che «esercitiamo consapevolmente, in nome di una comunità duramente colpita che vuole innanzitutto conoscere le ragioni di ciò che è avvenuto». Il primo cittadino ha chiarito che ciò che ha spinto la Giunta ad agire in questo modo è stato «l’eccezionale impatto della pandemia in Italia», più di quanto sia stato registrato in altri Paesi europei. «È un segnale forte e significativo. Vogliamo solo agire nell’interesse dei cittadini – sono le parole del sindaco -. Confido che altri Comuni facciano la stessa scelta, che è del tutto priva di tentativi di strumentalizzazione politica».

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